Il Presidente GASPARINI alle ore 10.40, constata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Fa notare che sono assenti la maggior parte dei Consiglieri che la scorsa volta avevano chiesto l’audizione con le OO. SS. Da la parola ai Rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali.
GIBELLATO (FIADEL FAILE) ricorda che non c’è contrarietà di principio alle aggregazioni societarie a patto che ci siano vantaggi per l’utenza, i lavoratori e la tutela della proprietà pubblica. Ritiene che le attuali normative in vigore consentano nuovi assetti societari che garantiscano nelle operazioni l’ente proprietario e i cittadini. Dopo aver valutato il progetto NES non è stato riscontrato nulla di buono. Parla dell’ipotesi del cosiddetto “mini NES” dove sono coinvolte multiutility provinciali vicine territorialmente e che hanno con Vesta dei rapporti. Ribadisce la contrarietà a NES vista l’assenza di vantaggi dimostrabili per i lavoratori e i cittadini. Annuncia che la loro posizione è di disponibile attesa per un confronto con l’Amministrazione Comunale.
BELTRAME (CISL) dice che le varie audizioni fatte in Commissione hanno permesso di valutare il progetto NES. Rimane la perplessità su tutta l’operazione. Non ci sono stati i chiarimenti necessari con l’Amministrazione Comunale, ottenendo risposte aleatorie del tipo NES è “l’ultimo treno” da prendere per Vesta. Dice che non ci sono contrarietà di principio alle fusioni a valenza industriale ma da questo ad essere d’accordo su NES, aggiunge, ne passa. Trova non giustificato e costoso avere due strutture da mettere in piedi con NES (Patrimonio e Utility). E’ preoccupato per quello che può succedere fra tre anni a Vesta (se fosse in NES) perché rischia di essere “abbandonata” al suo destino. Chiede chiarezza al Comune di Venezia sugli obiettivi che vuole perseguire nel medio e lungo periodo. Conferma la contrarietà al progetto NES.
PILLA (CGIL) ritiene che le aggregazioni debbano essere fatte, però la strada che è stata percorsa con NES, senza un confronto con i lavoratori e un chiaro progetto, non porta da nessuna parte. Dice che le aziende sono e devono rimanere un patrimonio pubblico. Chiede garanzie e dice che i lavoratori devono essere coinvolti anche negli obiettivi aziendali. Conclude dicendo che il progetto NES deve essere ritirato, per un confronto serio su tutti fronti, vista la mancanza di chiarezza.
ZENNARO (RSA Ambiente) ricorda che ha mandato un documento ai Consiglieri che ribadisce la posizione su NES di RSA Ambiente Vesta. L’unica novità da segnalare è la riunione di ieri tra le OO.SS. e Campaner, Mognato , Lolli. Parla di perplessità per l’accordo quadro sino al 2006 previsto in NES. Chiede se oggi il Consiglio Comunale sia legittimato a deliberare sul futuro dei lavoratori sino al 2006. Dice che il Comune non ha titolo per firmare un eventuale accordo con le Organizzazioni Confederali sostituendosi all’accordo con le Categorie. Ha notato che anche la Giunta ha ammesso di aver saltato il confronto con i Sindacati su NES. Conclude dicendo che la posizione di RSA Ambiente Vesta su NES è totalmente negativa.
CAMPANER dice che l’Amministrazione Comunale ha fatto, con NES, una scelta importante, non di ripiego. Conferma che le società veneziane restano interamente pubbliche. Dice che vi è una forte convinzione che ci sia un radicamento nel territorio dei servizi, cosa che concilia le preoccupazioni dei lavoratori e dell’utenza. Parla di una “dote” portata in NES (Vesta) di notevole valore. Disegna il panorama dell’operazione che prevede l’opportunità, unica a suo dire, per le piccole aziende di associarsi con società del calibro di Vesta, creando ricadute positive per i cittadini e lavoratori interessati. Dice che tutte queste cose sono state condivise e deliberate da alcuni Comuni (ultimi esempi Chioggia, il Mirese e l’Isontino). Non nasconde che questo progetto sia complesso ed è una novità per il nostro territorio. Dice che si è cercato di condividere alcuni principi fondamentali con le Organizzazioni Sindacali. Invita le OO.SS. presenti a proseguire il dialogo martedì 2 novembre p.v.
GASPARINI parla del problema generato ieri dalla scelta di CAFC Udine di non partecipare a NES, per partecipare ad altra aggregazione. Chiede a Campaner se questo crea un allungamento dei tempi per la presentazione del progetto (concambi degli Advisor) e come la cosa interessi il voto in Consiglio Comunale. Domanda come procederà l’iter di NES vista la richiesta delle OO.SS. di sospendere tutto sino alla ratifica di un accordo con l’Amministrazione Comunale.
CAMPANER risponde a Gasparini che la Giunta ha assunto la posizione di dare mandato al Sindaco di procedere con NES, senza preclusioni per il numero delle società che vi partecipano possono essere sette, otto o più. Per quanto riguarda il confronto con i sindaci dice che stato fatto è si prosegue su questa strada.
NARDIN parla della propria preoccupazione in relazione NES e spera che si tenti di dare il miglior servizio possibile alla città per quanto riguarda efficienza e costi all’utenza. Non riesce a capire come si traduce quest’ottimizzazione dei servizi, quali sono in concreto i valori aggiuntivi del progetto. Chiede chiarimenti per capire come e dove NES sia positivo.
CENTASSO (UIL) parla dell’ultima risposta di Campaner a Gasparini. Dice che sarebbe la prima volta che il Consiglio Comunale va avanti con un progetto nonostante il no preciso delle Organizzazioni Sindacali e domanda se questa è la volontà del Comune di Venezia.
CAMPANER risponde che non ha mai sentito che il Consiglio Comunale sia vincolato alle decisioni delle OO.SS. Ricorda che gli incontri con i Rappresentanti Sindacali ci sono stati e ribadisce che le finestre temporali per la votazione di NES, se non rispettate, annullano il progetto. Riassume i motivi per cui NES, a suo dire, è un percorso positivo da seguire.
ZENNARO (RSA Ambiente) chiede se il Comune di Venezia si può sentire autorizzato a decidere i futuro dei lavoratori Vesta (sino al 31/12/2006), volendo approvare NES.
CAMPANER dice che l’Amministrazione Comunale si muove in base alle normative di legge.
FREZZA ricorda che gli Advisor UBM hanno detto che se da NES si ritira una società medio-piccola o grande ci vogliono dai due ai sei mesi di tempo per rifare i concambi; chiede il parere dell’Assessore. Parla poi dell’esigua possibilità di fare investimenti a Venezia con NES.
CAMPANER dice che la finanza locale nei prossimi anni probabilmente soffrirà di carenze di risorse.
GASPARINI alle ore 11.55 dichiara conclusa la seduta.