Il Presidente GASPARINI alle ore 16.30, constata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Ripercorre l’iter seguito dalla Commissione per esaminare il progetto NES, parlando delle precedenti quattro sedute: le prime due sono state dedicate all’illustrazione di NES (con Campaner e Lolli), la terza dedicata all’audizione delle Rappresentanze Sindacali e l’ultima ha visto l’audizione delle Organizzazioni Consumatori e degli Advisor UBM. Oggi, su richiesta di un Consigliere, si terrà l’audizione di Federambiente, Federgasacqua e Confservizi Veneto.
FREZZA chiede se nel Triveneto ci sono realtà simili a quanto previsto nel progetto NES.
MARCATO (Confservizi Veneto) spiega che la sua associazione rappresenta le sette province del Veneto. Rispondendo a Frezza dice che esistono aggregazioni che erogano servizi sull’acqua e sui rifiuti (ad esempio nel vicentino). Dice che il progetto NES è partito dalle riunioni di associati del Triveneto. Trova affascinante l’idea di un’aggregazione nel Nordest ossia il progetto NES, che ritiene possa reggere da un punto di vista economico ed aziendale. Aggiunge che è sotto il profilo della tenuta economico/finanziaria che dev’essere valuta un’azienda e non basandosi su altre logiche.
FREZZA chiede a Marcato se dopo le aggregazioni ci sono state verifiche per valutare quanto il cambiamento societario ha soddisfatto le esigenze dei cittadini e dei lavoratori; domanda se in questi casi le tariffe sono rimaste invariate o aumentate.
MARCATO risponde che sono state sentite (con un sondaggio, documentabile) 8000 persone nel Triveneto. Il risultato è buono; c’è stato un riscontro ottimale della percezione dei servizi erogati sull’acqua; meno buone sono state le risposte per i rifiuti. Per quanto riguarda il rapporto costi/benefici il risultato è a vantaggio dei benefici. E’ emerso che i servizi “a rete” funzionano e le tariffe sono congrue.
DRUSIANI (Federgasacqua) spiega che l’associazione che rappresenta opera a livello nazionale. Come esempio positivo di aggregazioni già in atto cita ERA, in Emilia Romagna. Dice che le aggregazioni sono un processo che procede in tutto NordItalia; al centro c’è qualche esempio e mancano al sud. Simile a NES c’è l’aggregazione nella provincia di Terni. Il livelli di efficienza/qualità dei servizi riscontrati sono buoni (valutazione nazionale fatta sulle aziende associate). Drusiani invita a fare dei controlli sui servizi erogati rigorosi, altrimenti ne risente la qualità percepita dal cittadino. Dice che i controlli debbono essere fatti da organismi indipendenti.
STIFANELLI (Federambiente) informa che su otto aziende che partecipano a NES, sei sono iscritte a Federambiente. L’associazione conta sul territorio nazionale 250 aziende, diversificate nella tipologia dei servizi erogati; molte di loro sono multiutility. L’associazione che rappresenta è favorevole alle aggregazioni, anche se non c’è una preferenza particolare rispetto l’in house. Federambiente crede all’in house a valenza europea, come è sviluppato nei paesi al di fuori dell’Italia, in cui il Comune svolge il proprio ruolo di controllo. Parlando del comparto dei rifiuti dice che le peggiori esperienze per l’erogazione del servizio sono private o privatistiche. A riguardo del progetto NES Stifanelli riafferma di condividere l’idea dell’aggregazione che, se ben condotta, da buoni risultati; sconsiglia un allargamento eccessivo dei servizi erogati, visti analoghi casi che hanno portato ad esperienze perdenti. Ha dei dubbi sulla sede a Gorizia di NES Utility. Sul concetto di qualità da cercare con NES precisa: la qualità è data dalle tariffe e il servizio di qualità non c’è a tariffe elevate. Alla ventilata possibilità che l’aziende di Udine non partecipi a NES dice che si debbono rifare tutte le valutazioni societarie.
FREZZA chiede a Stifanelli come spiega che Vesta abbia più del 50% del fatturato di NES e come quota societaria si assesta sul 16% circa. Domanda se c’è in Federambiente un organigramma societario che possa dare indicazioni sulla presunta disparità, a dire di Frezza, del 16%.
REATO chiede a Confservizi quante aziende nel Veneto sono quotate in borsa e se riferiscono a società che gestiscono sia l’acqua sia i rifiuti. Chiede nel Veneto quante multiservizi ci sono, quante hanno scelto le aggregazioni in house e se hanno avviato gare. Reato parla di due culture di cui tener conto che esprimono la diversità tra il settore idrico/ambientale e quello energetico.
VAZZOLER chiede quante aziende in Italia hanno il ciclo completo dei rifiuti, tra quelle che aderiscono alle associazioni presenti in Commissione; domanda quanto questa completezza di servizi incida sulle tariffe. Rivolge il quesito su quanto potrebbe pensare di durare Vesta con l’attuale gestione in house, restando autonoma da aggregazioni.
BONAFE’ parla di una situazione poco chiara relativa a Vesta, società nata da Amav ed Aspiv. Chiede informazioni sulla sede di NES Utility a Gorizia, trovando anomalo che la società più grossa di NES, la veneziana Vesta, “perda la sede” delle Utility. Chiede ai rappresentanti delle associazioni presenti cosa pensano a livello sindacale di NES. Bonafè ha un botta e risposta con Gasparini per via di una sua interrogazione su NES e dei passaggi epistolari tra loro intercorsi. Prosegue facendo notare che il progetto NES interessa servizi pubblici erogati dalle aziende, servizi pagati con i soldi dei contribuenti; chiede molto raziocinio nelle scelte che saranno fatte.
BARATELLO dice che se Vesta fosse fuori dal progetto di aggregazione “morirebbe” e ne risentirebbero anche le tariffe. Chiede un parere sulla cosa.
BORASO domanda, con NES, qual è il vantaggio per il cittadino e quale sarà il futuro occupazionale per il lavoratori. Chiede a Stifanelli materiale informativo sulle aziende che operano in house.
DRUSIANI (Federgasacqua) risponde che tra le società che rappresenta otto sono quotate in borsa: quattro hanno tutti e tre i servizi completi (acqua, rifiuti, gas), solo due sono monofiliera. A livello nazionale la maggior parte delle aziende quotate in borsa sono multiservizi. Parla delle gare collegate alla liberalizzazione dei servizi e dice che le uniche fatte in Italia interessano l’acqua; per quanto riguarda il gas è tutto rinviato al 2008.
MARCATO (Confservizi Veneto) a riguardo delle sede di NES Utility a Gorizia anziché a Venezia opta per la città lagunare. Sulle riserve contenute in alcune domande relative alle aggregazioni risponde che non ha mai visto che nessuno è stato licenziato. Sui vantaggi per il cittadino, dice che se va in porto NES i risparmi sono dati dal fatto che le società si finanzieranno con la borsa. Aggiunge che le multiservizi nel Veneto sono un tendenza logica e che le economie di scala riducono i costi. Conclude dicendo che, secondo lui, Vesta andrebbe al tracollo se non si aggregasse, visti i costi di gestione legati alla particolarità ambientale in cui opera (terraferma, Venezia ed isole).
DAPPORTO fa notare, con perplessità, che probabilmente tutti i Sindaci dei comuni che partecipano a NES pensano di risollevare le sorti delle loro aziende con le aggregazioni.
STIFANELLI a riguardo delle società quotate in borsa, dice che le aziende hanno valore aggiunto (sono appetibili) se erogano energia. Sul livello occupazionale, dice che con NES sono previsti degli esuberi nel settore amministrativo, esuberi generati dall’informatizzazione. Crede che complessivamente con NES andrà tutto bene, se procede con mirata oculatezza. Aggiunge che Amav era in attivo e che VESTA ha la possibilità di migliorare la sua realtà.
BONAFE’ dice che la gestione di Vesta è fallimentare.
GASPARINI propone di inviare in Consiglio Comunale per la discussione la proposta di deliberazione ed ottiene l’assenso di una parte dei Consiglieri presenti.
BORASO, BONAFE’, CENTENARO e RIZZI non sono d’accordo che la proposta di deliberazione vada in Consiglio Comunale.
GASPARINI dice ai presenti che l’iter procedurale della proposta di determinazione è stato completato e che nelle varie sedute sono state rispettate le richieste di audizioni emerse durante i lavori della Commissione. Invia in Consiglio Comunale la PD 2004/3212 per la discussione.
GASPARINI vista la successiva richiesta di alcuni Consiglieri che chiedono un’audizione in Commissione delle Rappresentanze Sindacali prima che la proposta di deliberazione relativa a NES sia discussa in Consiglio Comunale, informa che darà corso alla richiesta. Alle ore 18.00 dichiara conclusa la seduta.