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verbale - II^ Commissione
Seduta del 13/10/2004

 

convocazione

resoconto sintetico

tabella presenze

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Consiglieri componenti la Commissione: Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Pierluigi Gasparini, Ugo Bissacco, Alberta Rincorosi, Danilo Rosan, Pietrangelo Pettenō, Enrico Nardin, Sergio Vazzoler, Gianfranco Bettin, Renato Darsič, Sandro Bergantin, Sergio Meconi, Gabriele Senno, Saverio Centenaro, Luca Rizzi, Nicola Bottacin, Raffaele Speranzon, Giorgio Suppiej


Consiglieri presenti: Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Pierluigi Gasparini, Ugo Bissacco, Alberta Rincorosi, Pietrangelo Pettenō, Enrico Nardin, Renato Darsič, Sandro Bergantin, Gabriele Senno, Saverio Centenaro, Luca Rizzi


Altri presenti: Campaner, Assessore Servizi Pubblici e Aziende; Capogrosso, Consigliere comunale; Dal Corso, Consigliere comunale; Frezza, Consigliere comunale; Marini, Consigliere comunale; Lolli, Vesta; Brinis, Vesta; Gibellato, FIADEL FAILE; Lombardi, CGIL; Beltrame, CISL; Zennaro, RSA Ambiente; Contavalli, FIADEL categoria; Dal Corso M., CGIL Idrico


 
Ordine del giorno della seduta

  1. Proseguimento dell'esame, con la partecipazione delle Organizzazioni Sindacali Confederali, di categoria e R.S.A., della proposta di deliberazione PD 2004/3212 "Aggregazione mediante scissione delle societā a prevalente capitale pubblico locale VESTA, ACM, ASP, ASVO, CAFC, GEA, IRIS, SPIM con costituzione delle societā NES UTLITY e NES PATRIMONIO e mantenimento di societā operative territoriali (SOT). Determinazione in merito: alle operazioni societarie, alla permanenza del controllo degli enti locali ed alla continuitā gestionale dei servizi pubblici".


Verbale della seduta
 

Il Presidente GASPARINI alle ore 16.25, constata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Informa i presenti che l’odierna seduta è dedicata all’audizione delle Rappresentanze Sindacali, in relazione al progetto NES. Ricorda che nella prossima seduta, articolata in due parti, saranno presenti le Organizzazioni Difesa Consumatori e poi gli Advisor UBM. Gasparini da la parola ai portavoce indicati dalle Rappresentanze Sindacali, che esprimono le valutazioni su NES.

GIBELLATO (a nome di FIADEL e FAILE) trova corretto che i servizi attualmente erogati da Vesta siano sotto controllo pubblico. E’ favorevole alla gestione “in house” del comparto idrico e dell’igiene urbana. Non esclude la possibilità di fusioni tra Aziende che diano “vantaggi dimostrabili” per gli utenti ed i lavoratori. A riguardo dei vantaggi, dice che non se ne vedono nel progetto NES e neanche nel Piano Industriale ad esso collegato. Dice che la realtà morfologica del territorio porta naturalmente ad una fusione dei servizi locali. Nel settore idrico ci sono già in atto sinergie finalizzate ottimizzare le risorse. Anche nella gestione dell’igiene urbana debbono essere attivate sinergie, perché Vesta non sfrutta appieno le proprie potenzialità. Allargando l’orizzonte, si può adeguare il riciclo/compostaggio dei rifiuti ad altre realtà, costituendo mirate alleanze/consorzi con enti locali interessati. Si ritiene, pertanto, che NES “sia senza solide basi, va abbandonato” e che la strada da perseguire sia realizzare “aziende d’ambito”.

LOMBARDI (a nome di CGIL) non dimostra contrarietà a sviluppi o aggregazioni aziendali purché siano tutelati i lavoratori. Dice che non c’è stato modo di capire nel poco tempo a disposizione il progetto NES ed il Piano Industriale appena presentato. Sottolinea che è mancata la concertazione a livello sindacale. Dice che sono state chieste garanzie a tutela della natura pubblica del servizio, senza future privatizzazioni. Vanno garantiti i livelli occupazionali, ampliandoli con sviluppi mirati. C’è la necessità di capire quali sono i poteri tra le componenti delle future holding, cioè con chi si contratta, con chi si decide, quali sono i contratti collettivi che saranno applicati e come si conciliano. Chiede cosa comporta NES nelle economie di scala e se diventerà un’opportunità per i cittadini, senza aggravio di costi, visto che le garanzie sono molto generiche e “che ci aspettiamo di più”. Crede che c’è necessità di capire appieno quali sono le “vere garanzie”. Riassume la posizione su NES dicendo che “il nostro non è un no pregiudiziale, è un sì se ci sono le garanzie”. Informa che in Vesta c’è forte preoccupazione da parte dei lavoratori. Sul metodo sin qui seguito nel confrontarsi con i sindacati, ribadisce ancora che è mancata la concertazione e che i tempi procedurali sono troppo stretti.

BELTRAME (a nome di CISL) da un giudizio sostanzialmente negativo, anche sul metodo sin qui seguito nell’iter di NES. Dice che non c’è stato modo di valutare le ricadute sui lavoratori. Trova che “è stato voluto non dare il tempo per capire il progetto” e che sorgono molti dubbi sull’operazione. Parla di un mancato dialogo tra Vesta (l’interlocutore) ed il Comune di Venezia (la proprietà): doveva esserci un confronto per capire gli effetti generati da NES e gli interessi da tutelare. Anche dopo una veloce lettura dei documenti appena presentati (Piano Industriale) rimangono perplessità. Dice che Vesta deve restare un’azienda pubblica del Comune di Venezia, senza soggetti privati. Aggiunge che intravede con NES un’operazione sbagliata iniziata tempo fa con la fusione del comparto idrico con quello della gestione rifiuti (ex Amav ed Aspiv). A riguardo di NES dice che se diventa operativo può decidere di vendere quote; così facendo si privatizzerà. Ribadisce la volontà di “governare la situazione perché i cittadini mettono i loro soldi e i lavoratori il loro sudore”; chiede partecipazione alle decisioni. Domanda dopo tre anni cosa succederà della tutela dell’utenza e delle maestranze. Dice che la quasi totalità delle operazioni previste con NES si possono fare con Vesta, da sola. Concludendo, non vede la realizzabilità del Piano Industriale ed esprime forte contrarietà a NES.

ZENNARO (a nome di R.S.A. Ambiente) parla di difficoltà oggettiva a valutare la documentazione relativa a NES. E’ mancata la concertazione, elemento fondamentale da sviluppare prima di inviare la proposta di deliberazione su NES in Consiglio Comunale. Esprime totale contrarietà al progetto NES. Dice che in NES “l’unica cosa che conta è aumentare il numero dei Consigli di Amministrazione”. Nota che ci vuole più tempo per la valutazioni se sono possibili altri scenari, altre aggregazioni, ad esempio la possibilità di realizzare holding con tutte le aziende veneziane. Dice che il Comune di Venezia non è obbligato a deliberare su NES entro il 30 ottobre 2004 e propende per uno slittamento delle decisioni. Spiega che sino al pronunciamento della Commissione Europea su NES è corretto gestire in house il comparto idrico e quello dei rifiuti. Sottolinea il bisogno primario di risanare il bilancio di Vesta. Parlando dei progetti speciali previsti con NES dice che sono poco comprensibili (ad esempio VENA). Indica la necessità di fare dei passaggi interlocutori con i Capigruppo Consiliari, il Sindaco e l’Assessore ai Servizi Pubblici e Aziende.

CONTAVALLI (a nome di FIADEL categoria) inizia parlando della rilevanza delle spese sostenute per gli Advisor e i Periti nominati dal Tribunale. Chiede, con NES, quali sono i vantaggi per i lavoratori e gli utenti. Aggiunge che non ci sono imposizioni dei legge che obbligano ad attuare NES. La scelta, pertanto, è politica e va fatta in Consiglio Comunale e vede esercitate le responsabilità decisionali. Parla della netta contrarietà a NES e ribadisce l’utilità della gestione in house (di Vesta). Al Piano Industriale appena presentato dice “no” e che ci potranno essere esuberi, “che il costo del personale sarà sacrificato”, magari si taglierà l’integrativo e alla fine a rimetterci con NES i primi saranno i lavoratori, livellando le professionalità ad una parametrazione media. Ricordi che ci altri esempi in Italia di posti di lavoro persi con le fusioni e parla della mobilità intrinseca a NES come una strada che porta al licenziamento. Esterna la forte contrarietà dei lavoratori Vesta a NES.

DAL CORSO M. (a nome di CGIL Idrico) dice che ci sono due temi su cui fare chiarezza: Vesta e NES e due giudizi da articolare. Sulle aggregazioni di NES la posizione non è pregiudizialmente contraria e c’è la necessità di valutare compiutamente la documentazione; è mancata, in questa fase, la verifica con la controparte. Dice di essere amareggiata per il mancato confronto, cosa che è avvenuta in altre sedi. Non si è riusciti a valutare la bozza del Piano Industriale per i tempi troppo stretti. Aggiunge, su NES, che non ci sono contrarietà di fondo, a patto di confrontare/emendare quei punti che non tutelino i diritti dei lavoratori. Su Vesta si può dire molto; riassumendo dice che le esperienze di questa società non sono positive per i riflessi/ricadute sui lavoratori e sui cittadini.

DARSIE’ parla di utilità del consenso dei cittadini e dei lavoratori, costruito nei tempi e luoghi più consoni. Dice che occorre più tempo per valutare il progetto NES.

PETTENO’ P. sottolinea l’importanza di mantenere la natura pubblica delle aziende e concorda che serve più tempo per capire il Piano Industriale.

FREZZA vuol sapere se Federambiente è stata interpellata e se a livello regionale ci sono casi di aggregazioni simili a NES e come sono avvenute.

GASPARINI chiede alle Rappresentanze Sindacali quali sono i loro tempi per arrivare ad un effettivo pronunciamento su NES.

ZENNARO (R.S.A. Ambiente) alla domanda di Gasparini risponde: entro fine anno (2004).

LOMBARDI (CGIL) spiega la preoccupazione per la partecipazione del privato. Chiede che siano dimezzate le percentuali previste per le privatizzazioni.

BELTRAME (CISL) chiede fra tre anni, se “passa NES”, cosa resterà di Vesta. Magari un’azienda pubblica svuotata di competenze?

CENTENARO chiede a Lolli come mai c’è stata assenza di confronto con i sindacati, mancando la concertazione; aggiunge che in Commissione, invece, era stato detto che era avvenuto il confronto sindacale.

LOLLI dice che il tavolo di confronto sindacale è stato avviato con una lettera d’intenti già nel luglio 2003, a cui sono succeduti più momenti di analisi di ciò che comporta per Vesta l’aggregazione in NES. A riguardo della concertazione dice che se c’ è la volontà di mettersi ad un tavolo di lavoro anche in tempi brevi si può, Azienda e Sindacati, giungere ad una soluzione positiva del contenzioso. Da la propria disponibilità a confrontarsi su NES con le Rappresentanza Sindacali. Aggiunge che i progetti di aggregazione sono una strada già seguita in Italia e ricorda le ricadute positive che NES può avere. A riguardo dei tempi per l’approvazione del progetto informa che la prima convocazione societaria (NES) è il 30/10, la seconda il 9 novembre 2004. Ribadisce di essere “disponibile da domani” al confronto.

CAMPANER ricorda le varie tappe che in cui sono stati contattate le Organizzazioni Sindacali. Dice che prima del passaggio in Consiglio Comunale c’è lo spazio per ulteriore ed auspicabile dialogo tra le parti.

CONTAVALLI (FIADEL categoria) contesta animatamente le affermazioni di Lolli e Campaner sull’avvento confronto con le Rappresentanze Sindacali. Manifestando la totale contrarietà dei lavoratori a NES sottolinea, con crudo linguaggio, la mancata concertazione e ricorda che è proclamato uno sciopero per il 25 ottobre p.v.

Il Presidente GASPARINI alle ore 18.05 dichiara conclusa la seduta.


 

 

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