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verbale - II^ Commissione
Seduta del 01/10/2004

 

convocazione

resoconto sintetico

tabella presenze

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Consiglieri componenti la Commissione: Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Pierluigi Gasparini, Ugo Bissacco, Alberta Rincorosi, Danilo Rosan, Pietrangelo Pettenō, Enrico Nardin, Sergio Vazzoler, Gianfranco Bettin, Renato Darsič, Sandro Bergantin, Sergio Meconi, Gabriele Senno, Saverio Centenaro, Luca Rizzi, Nicola Bottacin, Raffaele Speranzon, Giorgio Suppiej


Consiglieri presenti: Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Pierluigi Gasparini, Ugo Bissacco, Alberta Rincorosi, Enrico Nardin, Sergio Vazzoler, Sandro Bergantin, Saverio Centenaro


Altri presenti: Ugo Campaner, Assessore ai Servizi Pubblici; Vincenzo Sabato, Direzione Programmazione e Controllo; Giampietro Capogrosso, Consigliere comunale; Flavio Dal Corso, Consigliere comunale; Giovanni Frezza, Cosigliere comunale; Livio Marini, Consigliere comunale; Mara Rumiz, Presidente Consiglio comunale; Michele Zuin, Consigliere comunale


 
Ordine del giorno della seduta

  1. Illustrazione, da parte dell'Assessore Campaner, della proposta di deliberazione PD 2004/3212 "Aggregazione mediante scissione delle societā a prevalente capitale pubblico locale VESTA, ACM, ASP, ASVO, CAFC, GEA, IRIS, SPIM con costituzione delle societā NES UTLITY e NES PATRIMONIO e mantenimento di societā operative territoriali (SOT). Determinazione in merito: alle operazioni societarie, alla permanenza del controllo degli enti locali ed alla continuitā gestionale dei servizi pubblici" .


Verbale della seduta
 

Il Presidente GASPARINI alle ore 15.30 dichiara aperta la seduta. Introducendo i lavori, informa i presenti sulle scelte fatte dalla Presidenza e Vicepresidenza della II^ Commissione consiliare in merito all’iter da seguire per l’illustrazione e discussione del “progetto NES”. Il programma delle audizioni è così articolato: si inizierà con l’illustrazione dell’Assessore Campaner, proseguirà in altra seduta l’illustrazione del Presidente di Vesta, successivamente saranno dedicate sedute alle R.S.A. e alle Associazioni Difesa Consumatori. Ci sarà, di seguito, lo spazio utile per la discussione voluta dai Commissari.

ZUIN sottolinea l’estremo ritardo con il quale sono pervenute ai Consiglieri comunali gli atti relativi alla proposta di deliberazione: il materiale, deliberazione ed allegati, è pervenuto in II^ Commissione consiliare il 28 settembre 2004. Dichiara, a nome del Gruppo consiliare che rappresenta, che ha necessità di “vederci chiaro”, in merito al progetto NES. Dice che è necessario un adeguato tempo per lo studio degli elaborati, vista l’articolazione degli argomenti trattati. Anticipa che serviranno sicuramente altre audizioni da aggiungere alla scaletta anticipata da Gasparini. Continua dicendo che non c’è volontà di fare inutile ostruzionismo sull’iter della PD 2004/3212 e ribadisce che è il rispetto della materia trattata e delle conseguenze che implica che richiederà congrui tempi di lavoro.

GASPARINI concorda con Zuin che il ritardo con cui sono pervenuti in Commissione gli elaborati, ritardo non ha permesso ai Consiglieri un’approfondita valutazione. Informa tutti i presenti che se ci sono richieste di ulteriori audizioni o approfondimenti, in Commissione consiliare si troveranno spazi e tempi adeguati alla volontà espressa dai Consiglieri.

CAMPANER illustra il progetto NES (ovvero Nord Est Servizi) che prevede un’aggregazione territoriale di Aziende pubbliche (ex municipalizzate) che operano in 133 Comuni. Più settori sono interessati nel progetto NES e tra questi quello ambientale (rifiuti urbani e industriali), idrico (ciclo dell’acqua), ed energetico (gas ed energia elettrica). Per il Comune di Venezia è interessata Vesta (ciclo integrato dei rifiuti e dell’acqua). Campaner presenta il quadro normativo di riferimento, caratterizzato dalla riforma dei servizi pubblici locali contenuta negli art. 113 e 113 bis del D.lgs. n° 267/200 come modificati dall’art. 35 della Legge n°448/2001, dall’art. 14 del D.L. n°269/2003, convertito nella Legge n°326/2003 e, da ultimo, dall’art.4 della Legge n°350/2003, che prevede:

1) Reti impianti

- la proprietà totalmente pubblica di reti ed impianti ed altre dotazioni che sono incedibili;

- obbligo di scorporo delle proprietà di reti ed impianti ed altre dotazioni dalle società esistenti, non quotate o non quotande affidandole a società interamente pubblica;

2) Servizi

Possibilità di affidamento della gestione dei servizi:

- mediante gara;

- mediante procedura ad evidenza pubblica per la scelta del o dei socio/i privato/i;

- a società interamente a capitale pubblico, con controllo diretto da parte degli enti locali e con attività derivante prevalentemente da affidamento diretto soci (in house);

3) Fase transitoria degli affidamenti al 31.12.2006 con possibilità di differimento, previo accordo con la Commissione Europea, alle seguenti condizioni:

1 incremento fino ad un anno in caso di costituzione, mediante fusioni, di una nuova società capace di servire un bacino d’utenza complessivamente non inferiore a due volte quello originariamente servito dalla società maggiore;

2 incremento fino a due anni nel caso in cui un’impresa affidataria anche a seguito di fusioni si trovi ad operare in un ambito corrispondente almeno all’intero territorio provinciale ovvero a quello ottimale.

Campaner prosegue l’illustrazione, sottolineando che la documentazione pervenuta ai Commissari ha un buon grado di completezza, contiene tanto le linee guida dell’operazione che le informazioni relative alle Aziende interessate. Spiega che l’adesione al progetto NES, per la correttezza delle premesse che lo accompagnano, ottimizzerà l’offerta dei servizi al cittadino, creando economie di mercato e nuovi scenari in cui andranno ad operare le Aziende coinvolte. Tali Aziende sono 8 e agiscono nei territori di Chioggia, Mogliano, Dolo, Portogruaro, Pordenone, Gorizia ed Udine, oltre che nel veneziano. Il bacino di utenza interessato è di circa 1.300.000 abitanti.

REATO chiede che i Consiglieri siano “edotti sul quadro normativo che sta monte di NES” e che siano messi a conoscenza delle “scadenze principali” qualora il progetto NES diventasse operativo. Ventila la possibilità che la presenza friulana in NES possa essere inferiore a quanto indicato nel progetto. Chiede che effetto avrebbe un pronunciamento della Commissione Europea in caso di differimento degli affidamenti.

VAZZOLER fa l’esempio del Comune di Mogliano “che non porta” tutte le sue Aziende nel progetto NES, ma tiene qualcosa fuori dal progetto. Chiede se la cosa ha un senso, se pregiudica qualcosa.

CAMPANER risponde che le realtà presenti in NES “sono variegate” e che ognuno “porta ciò che sta scritto” negli allegati alla proposta di deliberazione.

NARDIN chiede nel in cui le società che partecipano a NES non siano in attivo, cosa succede? Domanda se non “sia il caso di azzerare” i passivi di queste società prima di “fare NES”? Dice che se ci sono dei buchi di bilancio va verificato prima l’operato della dirigenza che quello dei lavoratori. Pone la questione se “si può uscire dall’holding” (NES) “qualora non funzioni”. Chiede come si “traduce il controllo sull’efficienza/efficacia” dei servizi forniti da NES.

ZUIN nota che negli schemi presentati dall’Amministrazione Comunale si tende al prolungamento dei tempi attuativi per la piena operatività di NES. Chiede se si è fatta una valutazione complessiva del reale valore di Vesta. Domanda se Vesta sia in grado di affrontare una “sfida da sola” per erogare i propri servizi nel territorio del Comune di Venezia, senza ricorrere alle aggregazioni previste dal progetto NES. Aggiunge rilevanza al “peso” di Vesta perché “ha tutto” nei suoi servizi, cioè il ciclo integrato dei rifiuti come quello dell’acqua. Afferma che ha sbalordito il dato relativo al costo che hanno avuto gli studi degli Advisor per le valutazioni societarie collegate a NES; chiede se è corretta la cifra ventilata di un milione di euro e come si articolano le parcelle.

CAMPANER risponde a Zuin che sui costi degli studi fatti dagli Advisor, nella prossima seduta il Presidente di Vesta darà i ragguagli richiesti.

VAZZOLER concorda con Zuin che la realtà di Vesta, in virtù della gestione del ciclo combinato dell’acqua e dei rifiuti, ha un notevole peso rispetto tutte le altre realtà presenti in NES. Proprio per l’articolazione dei suoi servizi Vesta è un’azienda che può “rendere” e il Comune di Venezia “porta” un sostanzioso corredo nel nuovo progetto. Così non è per altri Comuni, che “si tengono le aziende che rendono”. Vazzoler chiede perché questo accade e qual è la “contropartita” per il Comune di Venezia in quest’operazione, stando così le cose.

GASPARINI sostiene che Vesta ha un valore di produzione superiore a tutti gli altri partner del progetto NES, con differenze notevoli rispetto alle Aziende. Crede che in Italia ci siano altri soggetti adeguati al valore di Vesta con cui confrontarsi e fa l’esempio di Padova. Pensa che per fare una forte aggregazione societaria occorrono altre società con carature analoghe a Vesta.

BARATELLO dice che il progetto NES gli “sembra possa reggere”, vista “la sua ossatura” e il fatto che la parte patrimoniale resta pubblica. Per quanta riguarda il presunto costo delle parcelle pagate per studi valutativi di NES concorda con Zuin che hanno un valore elevato. Baratello dice che i patti parasociali vanno tutelati. Trova il progetto NES “una scommessa da fare”; condivide il percorso sin qui fatto dall’Amministrazione Comunale e pensa che anche nel caso di Vesta l’aggregazione porti dei risultati positivi, avendo cura di usare razionalità nelle scelte.

CENTENARO vuole capire se con NES i cittadini pagheranno meno i servizi e ai lavoratori di Vesta sarà mantenuto il posto di lavoro.

CAMPANER dice che economie di scala che si creeranno saranno positive, migliorando la situazione di partenza delle Aziende che partecipano all’aggregazione. Per il livello occupazionale non significa che bisogna ridurre gli organici perché con l’aumento dei servizi si apriranno nuovi sbocchi occupazionali. Campaner spiega che in una scala di maggiore erogazione dei servizi emerge l’eccellenza delle professionalità, innalzando di riflesso lo standard minimo dei servizi offerti ai cittadini. Aggiunge che il Comune ha nelle sue finalità il controllo sull’erogazione dei servizi ed eserciterà la sua funzione di Ente regolatore sullo status dei servizi, a tutela sia del cittadino che dei vincoli di Bilancio imposti dall’attuale congiuntura.

ZUIN manifesta perplessità sulle ultime affermazioni di Campaner.

GASPARINI verificata la mancanza del numero legale, alle ore 17.45 dichiara conclusa la seduta.


 

 

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