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verbale - I^ Commissione
Seduta del 18/01/2005 (congiunta alla  II^ Commissione)

 

convocazione

resoconto sintetico

tabella presenze

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Consiglieri componenti le Commissioni: Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Pierluigi Gasparini, Ugo Bissacco, Paolo Vettorello, Nadi Pettenò, Giovanni Frezza, Alberta Rincorosi, Giampietro Capogrosso, Maria Paola Miatello Petrovich, Danilo Rosan, Vincenzo Pezzangora, Bruno Centanini, Pietrangelo Pettenò, Enrico Nardin, Andreina Corso, Sergio Vazzoler, Carlo Possamai, Gianfranco Bettin, Renato Darsiè, Sandro Bergantin, Sergio Meconi, Gabriele Senno, Saverio Centenaro, Luca Rizzi, Renato Brunetta, Michele Zuin, Nicola Bottacin, Raffaele Speranzon, Luciano Pomoni, Giorgio Suppiej, Paolo Bonafè


Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Nadi Pettenò, Giovanni Frezza, Giampietro Capogrosso, Maria Paola Miatello Petrovich, Danilo Rosan, Pietrangelo Pettenò, Saverio Centenaro


Altri presenti: Michele Mognato, Vice Mognato; Stefano Carestiato, Polizia Municipale


 
Ordine del giorno della seduta

  1. Esame proposta di deliberazione "Modifica agli articoli 15, 23 e 28 del Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Venezia, adottato con delibera Consiglio Comunale del 2.3.1987, esecutiva il 6 aprile 1987 e successive modifiche." P.D. 2004/2891 .


Verbale della seduta
 

Alle ore 17.10 la Presidente Maria Paola Miatello, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Comunica che il presidente della seconda commissione non partecipa alla riunione per altri impegni e dà la parola all’assessore Mognato per l’illustrazione della proposta di deliberazione relativa alle modifiche del Regolamento comunale di Polizia Urbana.

MOGNATO cita i tre articoli che sono oggetto di modifica e cioè l’art.15 relativo alla regolamentazione delle modalità e luoghi dove lavare e stendere i panni; l’art.23 relativo al comportamento da tenere nella zona Marciana ed infine l’art. 28 che regola i giochi sulla pubblica via. Riguardo all’art. 15 ricorda che esiste un ordine del giorno del Consiglio comunale nel merito e che la nuova stesura riconferma il divieto di lavaggio ed esposizione dei panni e lo rafforza su alcuni siti monumentali. Con l’art.23 si è pensato di dare maggior decoro alla zona marciana dove è stato esplicitato il divieto di mangiare al sacco o sorbire bevande, seduti od anche in piedi. Nei pareri pervenuti dai Quartieri e Municipalità è stata richiesta l’estensione di tale divieto anche in altre aree. La nuova stesura dell’art.28 è il tentativo/proposta di individuare dei campi dove possano giocare i bambini. Da tempo questo problema ha generato delle controversie tra i quartieri, tra i consiglieri comunali sommate alla necessità di approvazione delle modifiche da parte del Consiglio comunale. Questa proposta viene portata all’attenzione del Consiglio Comunale anche con rispetto alla politica di decentramento delle funzioni svolta da questa amministrazione così da permettere alle singole municipalità di decidere, con ordinanza dirigenziale, le variazioni degli spazi destinati ai giochi.

E’ bene ricordare che alcune osservazioni dei quartieri ponevano altre limitazioni o possibilità diverse. Per evitare un dibattito infinito e dar modo ai bambini di giocare ed agli adulti dare la certezza della norma si è pensato di procedere comunque con questa proposta.

CARESTIATO ricorda che le modifiche riguardano il centro storico di Venezia con conseguente non considerazione delle osservazioni provenienti dai quartieri della terraferma. Sicuramente queste osservazioni saranno tenute in considerazione quando si tratterà di metter mano alle regole per la terraferma.

MIATELLO rileva che così come descritto nella proposta di deliberazione appare essere interessato tutto il territorio comunale senza distinzione.

ROSAN si dichiara d’accordo con le proposte contenute nelle modifiche agli articoli 15 e 23 ma in disaccordo con la filosofia ispiratrice delle modifiche all’articolo 28. Ritiene infatti che l’individuazione di spazi dove giocare comporti come conseguenza il ripristino di fatto del divieto di gioco generalizzato ed una pericolosa concentrazione di bambini in luoghi che non possono essere esclusivamente dedicati a loro. Cita il nome di un campo senza indicare il sestiere che con questa proposta sarebbe luogo vietato al gioco e dove forse due ragazzi potrebbero violare la norma giocando. Propone inoltre una ponderazione sull’età dei giocatori rispetto ai giochi permessi e comunque rivedendo al ribasso l’età dei calciatori e dei ciclisti. Rammenta ai presenti che comunque questa fase debba considerarsi di sperimentazione, con l’impegno a riconsiderare la situazione alla luce dei risultati che emergeranno nel breve tempo.

CAPOGROSSO chiede, leggendo l’ultimo capoverso dell’art. 23, se l’Amministrazione permette di far imbrattare gli immobili diversi dai monumenti. Inoltre chiede se i giochi non citati sono consentiti o meno.

MIATELLO chiede cosa vuol dire “ordinanza dirigenziale”.

MOGNATO risponde che l’ultimo capoverso risulta essere rafforzativo di un divieto che c’è e che l’imbrattamento è un reato penale; sull’ordinanza ricorda che la competenza della Polizia Municipale rimarrà centralizzata anche in presenza di un più forte decentramento amministrativo. Sarà quindi il dirigente della Polizia Municipale ad emettere l’atto regolatorio su indicazione delle Municipalità.

MIATELLO propone di sostituire la parola “squadra” con “gruppo” così da evitare qualsiasi confusione interpretativa sulle modalità del gioco. Ricorda come l’elevata età degli abitanti del centro storico debba comportare per cautela una diminuzione dell’età dei bambini autorizzati a giocare negli spazi individuati. Ritiene che questo argomento, con questa proposta, rappresenti un classico scaricabarile tra le istituzioni. Dovrebbe comunque essere permesso ai vigili la possibilità di valutare con discrezionalità le eventuali sanzioni da adottare in particolari casi.

MOGNATO prende atto che esistono diverse valutazioni tra i Quartieri e Municipalità ed i consiglieri comunali; ricorda come questo argomento sia all’attenzione degli amministratori da parecchio tempo e se mai è stata fatta una proposta significa che c’è qualche problema. Rispondendo al consigliere Rosan, ritiene che questa proposta ponga le basi per risolvere il problema con il concorso sia di chi deve amministrare e sia di chi deve controllare la civile convivenza in un territorio particolare come il centro storico. Normare in questo modo significa responsabilizzare gli organismi del decentramento ma ancor di più si potrebbe fare dando a questi delle risorse per promuovere l’attività ludica di gruppo. Afferma che l’impostazione proposta dall’Amministrazione è stata pienamente condivisa dai quartieri del centro storico.

ROSAN ripropone la necessità di ribaltare l’impianto della proposta, affermando che già con il regolamento del commercio la Polizia Municipale ha fatto la stessa proposta che egli stesso ha presentato. Annuncia che presenterà degli emendamenti in Consiglio.

CARESTIATO ricorda come le variazioni devono essere considerate anche dal punto di vista della tempistica, poiché si potrebbe verificare un pericoloso vuoto regolamentare.

MOGNATO chiede che i commissari facciano pervenire gli eventuali emendamenti anche ai suoi uffici per permetterne la valutazione prima della seduta del Consiglio.

ROSAN ricorda che se si prosegue su questa strada, può succedere che venga rilasciato il permesso di plateatico su zone che potrebbero essere invece destinate ad aree per giochi.

MIATELLO propone il licenziamento, della proposta di deliberazione, in discussione in Consiglio.

Alle ore 18.00 la presidente Miatello dichiara chiusa la seduta.


 

 

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