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verbale - I^ Commissione
Seduta del 21/07/2004 (congiunta alla  VII^ Commissione)

 

convocazione

resoconto sintetico

tabella presenze

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Consiglieri componenti le Commissioni: Pierluigi Gasparini, Paolo Vettorello, Lorenzo Lugato, Nadi Pettenò, Giovanni Frezza, Maria Paola Miatello Petrovich, Piero Rosa Salva, Giampietro Capogrosso, Bruno Centanini, Vincenzo Pezzangora, Pietrangelo Pettenò, Enrico Nardin, Andreina Corso, Carlo Possamai, Flavio Dal Corso, Gianfranco Bettin, Renato Darsiè, Sandro Bergantin, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Paolo Dall'Agnola, Renato Boraso, Renato Brunetta, Sergio Meconi, Michele Zuin, Nicola Bottacin, Raffaele Speranzon, Luciano Pomoni, Giorgio Suppiej, Paolo Bonafè


Consiglieri presenti: Pierluigi Gasparini, Paolo Vettorello, Nadi Pettenò, Maria Paola Miatello Petrovich, Piero Rosa Salva, Giampietro Capogrosso, Sandro Bergantin, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Paolo Dall'Agnola, Michele Zuin, Livio Marini (sostituisce Lorenzo Lugato), Sergio Vazzoler (sostituisce Carlo Possamai), Gabriele Senno (sostituisce Renato Boraso)


Altri presenti: Roberto D'Agostino assessore al Decentramento, Luigi Bassetto direttore Decentramento, Gianluca Schiavon presidente Consiglio di Quartiere di Mestre Centro, Angelo Ghezzo vice presidente Municipalità del Lido


 
Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione del presidente del Consiglio di Quartiere di Mestre Centro Gianluca Schiavon;
     
  2. Prosecuzione esame della proposta di deliberazione con oggetto "Regolamento Comunale delle Municipalità" PD n. 1696/03.


Verbale della seduta
 

Alle ore 10.48 la presidente della prima commissione, di concerto con il presidente della settima commissione, assume la presidenza della seduta e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

Il presidente Dall’Agnola dà la parola al presidente del consiglio di quartiere di Mestre Centro così come previsto dal primo punto all’ordine del giorno.

SCHIAVON dichiara che la proposta di accorpare Mestre e Carpenedo Bissuola trova il dissenso della maggioranza dei consiglieri di quartiere. Tale posizione rappresenta l’unica proposta di modifica al regolamento. Nella penultima riunione è stata bocciata la richiesta di indire un referendum per la divisione della prevista municipalità di Mestre. Consegna alla segreteria della commissione un atto d’indirizzo votato dal consiglio di quartiere nella seduta del 22 Aprile scorso.

Ricorda che il parere è stato votato prima dell’attuale modifica dello statuto. Fa notare che nella proposta del regolamento esistono delle discrepanze con quanto previsto dal testo unico sulle autonomie locali. Solleva dei dubbi sul numero di consiglieri assegnati rispetto alle attività da espletare.

DALL’AGNOLA chiede se l’aumento del numero dei consiglieri assegnati ai consigli di municipalità per tutte le municipalità sia da considerare positivo.

SCHIAVON riafferma la necessità di aumentare il numero di consiglieri assegnati per tutte le municipalità.

CAPOGROSSO apprezzando l’esposizione di Schiavon, esprime l’assenso alla proposta di deliberazione sull’istituzione delle municipalità proprio in prospettiva dell’istituzione della città metropolitana. Considera questo, come il primo passo per la realizzazione dei municipi previsti dalla legge sulle autonomie locali. Riafferma quindi la natura delle municipalità come coordinamento degli organismi di partecipazione dei cittadini oltre che come decentramento amministrativo del comune. Il numero dei consiglieri quindi non deve essere considerato una sofferenza per l’istituzione che si va ad approvare.

SCHIAVON esprime l’auspicio che per le delegazioni non obbligatorie venga previsto un apposito regolamento per le competenze da assegnare.

GASPARINI ritiene importante quanto espresso dal presidente del consiglio di quartiere di Mestre Centro, ma il numero delle municipalità è già stato deliberato dal consiglio comunale. In centro storico, seconda municipalità per numero di abitanti, ci saranno grossi problemi; sarà importante il ruolo delle rappresentanze obbligatorie delle isole. Una cosa comune a tutti sarà comunque il mantenimento dei servizi erogati ed il loro miglioramento per il quale dovrà esserci un reale trasferimento di risorse.

MARINI ricorda che i lavori delle commissioni devono essere incentrati sull’analisi degli articoli del regolamento, poiché i commissari hanno già discusso dell’impostazione politica del regolamento. Propone di ricondurre la discussione sui nodi lasciati insoluti, il primo dei quali è rappresentato dalla modalità di elezione dei consigli delle municipalità. Ritiene che il numero dei consiglieri assegnati alle due municipalità di Mestre e Venezia possa essere rivisto.

Il presidente Dall’Agnola accogliendo la proposta del consigliere Marini dichiara chiusa la discussione sul primo punto all’ordine del giorno dichiara che sul numero dei consiglieri assegnati alle due municipalità potrà esserci un ripensamento in fase di discussione della deliberazione in consiglio comunale.

MIATELLO chiede che venga discussa la proposta di emendamento riguardante la modalità di voto per l’elezione dei consiglieri delle municipalità.

D’AGOSTINO ricorda che la proposta di modifica dello statuto è di iniziativa consiliare e che Lui si trova in aperto dissenso. Ritiene che certamente il regolamento proposto dovrà essere modificato a seguito di questa iniziativa. Afferma che la riunione si sta sviluppando nella trattazione dell’argomento “municipalità” ma gli interventi si sviluppano pensando agli attuali consigli di quartiere. Non condivide gli adeguamenti allo statuto soprattutto perché apportati seguendo un parere del Prefetto che nulla ha a che vedere con l’impostazione politica e tanto meno normativa che l’Amministrazione comunale vuol dare a questo strumento di partecipazione. Proprio con

questa visione ritiene ininfluente la consistenza del numero dei consiglieri assegnati in quanto le municipalità dovranno favorire le possibilità dei cittadini di organizzarsi in comitati o associazioni le quali saranno i veri interlocutori dell’istituzione; i consigli avranno la forte competenza programmatoria che permetterà un reale coinvolgimento della cittadinanza nella gestione e relativo controllo della cosa pubblica. A tale scopo è lasciata una forte autonomia regolamentare per favorire la partecipazione dal basso, ecco perchè non sono state normate le delegazioni di zona non obbligatorie.

BASSETTO interviene esplicitando la difficoltà per le commissioni di licenziare la proposta di deliberazione in quanto vengono proposte dal dibattito delle modifiche sostanziali all’impianto regolamentare.

BERGANTIN ritiene invece che le modifiche da apportare siano minime e possano essere velocemente discusse ed approvate.

BASSETTO dà lettura della proposta di emendamento alle modalità di elezione dei consigli delle municipalità. Ritiene necessario comunque che laddove non sia dettagliata la norma, venga esplicitamente fatto rinvio alle norme di legge per non appesantire il lavoro dell’ufficio elettorale.

MARINI chiede che all’art.15 vada cancellata la necessità del nulla osta del gruppo di appartenenza per il consigliere che intende dimettersi dallo stesso; chel’ultimo comma dell’art.19 vada tolto; che al terzo comma dell’art.21 vada aggiunto “ e devono essere garantiti i mezzi necessari per il loro funzionamento ed infine che all’art.25 vengano adeguati i commi alla variazione dello statuto.

GHEZZO chiede delucidazioni sulla gestione delle competenze degli organi delle municipalità e delle modalità di partecipazione ai lavori delle commissioni di lavoro. Osserva che non sono state previste delle norme transitorie di rimando alla normativa esistente per tutti quei problemi che dovessero proporsi e non previsti.

BASSETTO evidenzia che su questi problemi, le commissioni consiliari possono invitare la giunta comunale a predisporre delle norme di attuazione.

MIATELLO evidenzia che i riferimenti normativi citati nel regolamento si riferiscono ai comuni di grandi dimensioni, suggerisce quindi che in fase di recepimento degli emendamenti proposti venga prestata particolare attenzione onde evitare possibili confusioni o errate interpretazioni.

ROSA SALVA condivide l’osservazione e ritiene opportuno evidenziare l’autonomia statutaria del Comune di Venezia.

VAZZOLER ricorda che l’istituzione delle città metropolitane sono scritte nella Costituzione della Repubblica Italiana e che l’attuale governo dimentica di favorire la loro attuazione, svilendo così anche la volontà dei cittadini che si sono espressi attraverso un apposito referendum.

ROSA SALVA invita la giunta e gli uffici preposti ad attivarsi per la presentazione in consiglio comunale degli emendamenti necessari alla luce sia della variazione statutaria che del dibattito in commissione.

Al termine del dibattito il presidente Dall’Agnola, di concerto con la presidente Miatello, propone il licenziamento in discussione in consiglio comunale della proposta di deliberazione.

Alle ore 12.40 esaurito l’esame dell’ordine del giorno il presidente dichiara chiusa la seduta.


 

 

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