Il Presidente DAL CORSO, constata la presenza del numero legale, alle ore 10.25 dichiara aperta la seduta. Informa che la scadenza del 17 ottobre 2004 per la Valutazione d’Impatto Ambientale legata all’oggetto dell’odierna seduta è stata prorogata.
CENTENARO ricorda che oggi si prosegue il dibattito avviato la scorsa seduta dopo che il Comitato Tecnico Comunale aveva presentato alcune osservazioni a riguardo dei siti di prefabbricazione. Lamenta l’assenza dell’Assessore alla Legge Speciale.
DAL CORSO risponde a Centenaro che sono presenti alcuni componenti del Comitato Tecnico Comunale. Il coordinatore del Comitato, Massaro, arriverà successivamente poiché impegnato con Sprocati in una riunione proprio al Magistrato alle Acque ed anch’egli giungerà appena possibile.
SCOTTI e RINALDO (Consorzio Venezia Nuova) illustrano in maniera dettagliata lo Studio d’Impatto Ambientale relativo ai siti di prefabbricazione dei cassoni delle opere mobili.
Dalle ore 11.00 alle ore 11.45 la seduta è sospesa per la commemorazione, a Ca’ Farsetti, dello scomparso Girolamo (Momi) Federici, partigiano, Senatore, Presidente dell’ANPI, Consigliere comunale.
Entra l’Assessore Sprocati.
BERGANTIN dice che dall’illustrazione del S.I.A. si evince che la prefabbricazione dei cassoni non sarà più Cagliari (Tura) ma direttamente nei due siti veneziani, posti in prossimità delle bocche di Chioggia (Ca’ Roman) e Malamocco (Santa Maria del Mare). Chiede se questa scelta comporta modifiche o danni all’ambiente. Domanda se si creeranno dei disagi a Santa Maria del Mare dove è ospitata una comunità d’ammalati, struttura che è vicina al sito di prefabbricazione dei cassoni per le opere mobili.
SCOTTI e RINALDO rispondono a Bergantin che la scelta tra Cagliari e Venezia per la costruzione dei cassoni non è ancora definitiva; è prevista nel S.I.A. Aggiungono che i cantieri non rimangono dopo la realizzazione delle opere mobili, a meno che questa non sia la volontà del Comune di Venezia. Per quanto riguarda la comunità d’ammalati a Santa Maria del Mare la distanza dal cantiere è di circa 500 metri e l’area sarà opportunamente recintata.
VAZZOLER dice che si parla nel S.I.A. del ripristino delle aree oggetto degli interventi, questo alla conclusione dei lavori. Chiede come avverrà la cosa e se lo strato di caranto subirà alterazioni.
SCOTTI spiega, anche nel dettaglio, che la situazione preesistente non sarà compromessa.
ZUIN parla della prescrizione fatta dalla Commissione Salvaguardia che ha espresso un parere sui siti di prefabbricazione dei cassoni per le opere mobili. A riguardo dell’ipotesi che fosse da percorrere la strada di una V.I.A. nazionale e non solo regionale legata all’attuale Studio d’Impatto Ambientale, dice che le valutazioni regionali possono essere inserite come variante al progetto iniziale. Su questo tema, aggiunge Zuin, è auspicabile un chiarimento tra i soggetti interessati.
SPROCATI si associa alla richiesta di chiarimento di Zuin, rilevando l’esigenza di una maggior contestualizzazione delle soluzioni, che vanno inserite nel progetto iniziale. Dice che il S.I.A. doveva mettere assieme le due ipotesi dei siti di prefabbricazione cioè Cagliari e Venezia. Spiega che dopo l’illustrazione del S.I.A. emergono perplessità, anche dal punto di vista urbanistico a riguardo dei localizzazione dei siti a Venezia, vista la diversità dal progetto definitivo.
SCOTTI dice che il Magistrato alle Acque ha sentito i legali in relazione al S.I.A. ed alla conseguente V.I.A. regionale, ricevendo conferme sulla correttezza della procedura; aggiunge che la scelta di Venezia per la prefabbricazione dei cassoni non modifica il progetto definitivo.
DAL CORSO chiede chi e in che sede deve decidere se i siti di prefabbricazione saranno localizzati a Venezia o a Cagliari.
VOLPE (Magistrato alle Acque) dice che la V.I.A. regionale può definire Venezia come localizzazione dei siti di prefabbricazione dei cassoni.
SPROCATI puntualizza a Volpe che così si modifica il progetto definitivo.
DAL CORSO dice che escludendo Cagliari ed optando per Venezia per costruire i cassoni, si aggiungono elementi nuovi al progetto iniziale; così il S.I.A. diventa una modifica non ventilata prima.
SCOTTI ribadisce che le soluzioni contemplate nel S.I.A. sono decisioni aggiuntive successive al progetto iniziale, da fare in base a convenienze strategiche, anche economiche.
CAPOGROSSO chiede lumi sui vantaggi/svantaggi tra la scelta di Cagliari o Venezia per i siti di prefabbricazione. Domanda se ci saranno a Malamocco, dopo gli interventi, modifiche morfologiche e se il rumore prodotto dal cantiere creerà disagi.
SCOTTI e RINALDO spiegano che la scelta tra Venezia e Cagliari per quanto riguarda il rapporto costi/benefici è circa 1 a 4. Dicono che a livello morfologico ci saranno irrilevanti modifiche e il rumore dei cantieri è all’interno di un range di valori compatibili con l’ambiente esistente.
VAZZOLER dice al rappresentante del Magistrato alle Acque che bisogna rifare anche il V.I.A. nazionale perché il V.I.A. regionale non lo sostituisce, visto quanto è stato illustrato con l’odierno Studio d’Impatto Ambientale (scelta di Venezia al posto di Cagliari per la prefabbricazione).
VOLPE ricorda che la valutazione che è stata fatta dal Magistrato alle Acque ha tenuto conto dei pareri dei legali.
VAZZOLER chiede a Sprocati di verificare la “stranezza” della V.I.A. regionale legata allo Studio d’Impatto Ambientale, oggi in esame.
GASPARINI dice che è prevedibile che la scelta di Venezia anziché a Cagliari porti vantaggi economici (risparmi). Ribadisce la richiesta di procedere ad una V.I.A. nazionale oltre che a quella regionale. Chiede se i siti dei cantieri potranno essere usati per la manutenzione delle opere mobili. Parla delle valutazioni ambientali fatte dalla LIPU che evidenziano danni alla presenza dell’avifauna legati alla localizzazione dei siti, particolarmente a Ca’ Roman.
SCOTTI rispiegando che i cantieri alla fine dei lavori saranno tolti e si ripristineranno le aree preesistenti, dice che la manutenzione alle opere mobili sarà operata da un cantiere navale.
RINALDO dice non si arrecherà disturbo all’avifauna spiegando gli studi che sono stati effettuati.
Entra l’Assessore Cacciari.
GASPARETTO (Commissione Salvaguardia) riassume una serie di considerazioni che portano a chiedere di procedere ad una V.I.A. nazionale, giustificata da quanto presentato con lo Studio d’Impatto Ambientale, per quanto previsto nella localizzazione dei siti di prefabbricazione dei cassoni (a Venezia). Aggiunge che la Commissione Salvaguardia, auspicando la realizzazione dei cassoni a Venezia nei cantieri presso le bocche di porto, è andata ben al di là dei suoi compiti.
VOLPE dice che il progetto iniziale non viene modificato con l’eventuale scelta di Venezia per la prefabbricazione dei cassoni.
SPROCATI pensa che il S.I.A. comporti una modifica al progetto iniziale e ribadisce, con chiarezza, di procedere ad una V.I.A. nazionale, ritenendo questo l’iter procedurale più corretto.
CACCIARI dice che la valutazione legata allo Studio d’Impatto Ambientale di fatto cambia la V.I.A. nazionale, modificando il progetto iniziale. Aggiunge che i siti di prefabbricazione di Venezia andavano indicati da subito nella V.I.A. nazionale. Cacciari contesta, con determinazione, ai rappresentanti del Consorzio Venezia Nuova e del Magistrato alle Acque la scelta procedurale prevista nel S.I.A. (localizzazione siti prefabbricazione cassoni a Venezia).
ZUIN invita Cacciari ad argomentare le sue idee con più pacatezza, ricordando che i rappresentanti del Magistrato alle Acque e del Consorzio Venezia Nuova sono ospiti che partecipano al lavoro della Commissione.
DAL CORSO invita ripetutamente alla calma e ad abbassare i toni.
CACCIARI ribadisce che non condivide quanto è previsto nel S.I.A. e non ritiene credibile la procedura ad esso collegata.
VOLPE dice che il Magistrato alle Acque ha seguito una procedura corretta in merito allo Studio d’Impatto Ambientale.
SPROCATI fa notare la situazione di stallo cui è giunta la discussione, dove emergono due punti di vista diversi e su queste divergenze “ognuno rimane delle sue opinioni”.
CENTENARO concorda con Sprocati sull’evidenza che ci sono posizioni diverse legate al S.I.A., posizioni che non portano da nessuna parte. Auspica che il Comitato Tecnico Comunale (in merito al S.I.A.) esprima parere positivo e così prosegua l’iter istruttorio collegato ai siti di prefabbricazione dei cassoni per le opere mobili.
DAL CORSO informa che seguirà un’altra seduta per l’esame dello Studio d’Impatto Ambientale relativo ai siti prefabbricazione dei cassoni delle opere mobili. Alle ore 13.30 dichiara conclusa la seduta.