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verbale - X^ Commissione
Seduta del 10/02/2005

 

convocazione

resoconto sintetico

tabella presenze

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Consiglieri componenti la Commissione: Livio Marini, Pierluigi Gasparini, Andrea Dapporto, Maurizio Baratello, Giampietro Capogrosso, Danilo Rosan, Pietrangelo Pettenō, Andreina Corso, Sergio Vazzoler, Flavio Dal Corso, Renato Darsič, Sandro Bergantin, Gabriele Annė, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Terzio Luppari, Nicola Bottacin, Luciano Pomoni, Giorgio Suppiej


Consiglieri presenti: Pierluigi Gasparini, Flavio Dal Corso, Andrea Dapporto, Renato Darsič, Ugo Bissacco (sostituisce Livio Marini). Sono inotre presenti i Consiglieri della IX Commissione: Enrico Nardin, Giorgio Reato, Alberta Rincorosi.


Altri presenti: Luciano De Gaspari, Assessore alle Attivitā Produttive; Roberto Casarin, Commissario Delegato all'emergenza socio economica ambientale relativa ai canali portuali di grande navigazione della Laguna di Venezia.


 
Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione del Commissario Delegato per l'escavo dei fanghi Ing. Roberto Casarin.


Verbale della seduta
 

Alle ore 12.02 il presidente della IX Commissione Renato Darsiè , di concerto con il presidente della X commissione Flavio Dal Corso, dà la parola all’ingegnere Roberto Casarin – Commissario delegato all’emergenza socio economica ambientale relativa ai canali portuali di grande navigazione della laguna di Venezia - per l’introduzione dell’argomeno all’ordine del giorno.

CASARIN introduce la relazione ricordando che questa è stata presentata al Comitato Tecnico Scientifico. Essa riguarda la situazione di oltre 54 chilometri di canali e la situazione dei tre porti di Marittima, Marghera e S. Leonardo. Illustra lo stato di degrado e la necessità di intervenire per ripristinare sia la profondità dei canali che la morfologia dei fondali lagunari. Cita come motivi di inquinamento le acque di dilavamento derivanti dalle lavorazioni e quelle residue. Ricorda che la legislazione si è evoluta nel tempo fissando via via parametri sempre più certi per la classificazione dei fanghi e la conterminazione del territorio che è oggetto di intervento del Commissario e che è arrivato a coinvolgere i 100 comuni che hanno influenza nel bacino scolante lagunare. Afferma che Venezia è la prima città in Italia nella quale viene applicata la direttiva europea che definisce il limite di accettabilità degli scarichi; con l’Accordo di programma per la Chimica di Porto Marghera, sottoscritto il 21 ottobre 1998, è stata definita la competenza dell’Autorità Portuale in materia di interventi sulla navigabilità e del Magistrato alle Acque in quelli di tutela ambientale. Definendo in 3700 ettari il sito di interesse nazionale, si è definito nell’anno 2004 un master plan per gli interventi ponendo alcune priorità: la sicurezza dei confinamenti di Porto Marghera, l’asportazione dei sedimenti inquinati e la bonifica dei siti.

Dal campionamento in oltre 200 punti del territorio si è evidenziata la quantità stimata di intervento in circa 14 milioni di metri cubi da trattare. Lo scopo principale deve essere quello di mantenere i fanghi in laguna utilizzando tutte le tecnologie possibili e tali da ridurre la necessità di stoccaggio in altri siti, ne consegue che il primo obiettivo è allocare quanto più possibile nell’isola delle Trezze – legata alla gestione delle emergenze – per alleggerire il porto e costituire una seconda area di stoccaggio provvisorio, per cui sarà bandita una gara internazionale ai fini della ricerca del concessionario. Ricorda inoltre che l’Amministrazione comunale ha posto a disposizione del Magistrato un parte dei 43 ettari per lo stoccaggio dei fanghi di tipo C, mentre nella cassa di colmata di Fusina è possibile attivare un financial projet.

DARSIE’ ricorda l’ordine del giorno del Consiglio Comunale in merito allo stoccaggio dei fanghi e consegna una copia del documento.

NARDIN chiede come vengano finanziate tutte le operazioni descritte dal Commissario e nel contempo considera che chi, negli anni, ha inquinato dovrebbe partecipare alla spesa.

DARSIE’ ritiene necessario considerare sempre la compatibilità dell’attività economica con la salvaguardia dell’equilibrio ecologico della laguna. Considera importante per l’economia della città lo sviluppo della tecnologia da applicare allo smaltimento dei fanghi in modo da produrre ricchezza.

DAL CORSO chiede in che misura può intervenire il Commissario con i fondi a sua disposizione e se sia previsto l’utilizzo del Molo Sali.

CASARIN elenca le attribuzioni conferite al Commissario straordinario dalle disposizioni di legge, che non possono in alcun modo drogare a norme europee e sanitarie. La disponibilità complessiva si aggira sui 40 milioni di Euro, di cui 34 assegnati dalla Regione e che andranno soprattutto nello smaltimento; a tali somme se ne aggiungono altre in arrivo, destinate a proseguire le attività che non possono essere espletate con i fondi degli enti ordinari preposti. Riguardo ai tempi per gli interventi riferisce di aver già sollecitato l’Autorità Portuale affinchè provveda all’espletamento delle gare per la ristrutturazione del Molo Sali, entro l’estate invece sarà già stato effettuato l’escavo.

Esauritasi la discussione, alle ore 13.40 il Presidente della IX Commissione Renato Darsiè, di concerto con il Presidente della X Commissione Flavio Dal Corso, dichiara chiusa la riunione auspicando la continuità degli incontri con il Commissario Casarin per l’aggiornamento dei lavori e dei risultati.


 

 

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