Testo Premesso che
l’anno scorso alla scuola elementare “O. Parmeggiani” i docenti hanno protestato contro la Legge Moratti non consegnando le pagelle del primo quadrimestre, fino a quando il Ministero della Pubblica Istruzione non gli ha fatto sapere che potevano essere denunciati per omissione in atti d’ufficio; alla luce di questa comunicazione del Ministero e dopo diversi incontri con i comitati delle scuole, gli insegnanti hanno deciso di consegnare le pagelle ma di chiedere ai genitori, come protesta, di non firmarle.
Considerato che
tutto ciò è stato comunicato ai genitori dalle maestre all’uscita di scuola e molte mamme, anche se erano d’accordo con la Legge, si sono dichiarate disponibili a non firmare le pagelle per non mettere i propri figli in cattiva luce di fronte agli insegnanti
considerato che
ad alcuni bambini (come riferito dai genitori) era stato fatto credere che se fosse passata la Legge Moratti ci sarebbe stata la possibilità che la scuola fosse chiusa e conseguentemente chi non avesse avuto i soldi per pagare non avrebbe potuto più studiare
considerato che
sono stati fatti diversi cartelloni, di propaganda politica, che sono stati poi appesi ai cancelli e alle porte della scuola, mentre il giorno dell’incontro fra genitori ed insegnanti per la consegna delle pagelle - appuntamento durante il quale si dovrebbe parlare esclusivamente dell’andamento della classe e del programma svolto o da svolgere - sono entrati nell’aula scolastica (interrompendo la riunione) delle persone assolutamente estranee alla classe per vendere magliette propagandistiche contro la riforma al modico prezzo di € 5.00 (più eventualmente delle offerte aggiuntive) sia per grandi che per piccini (un’ azione ignobile da denunciare con forza)
considerato che
alla consegna della pagella uno di questi “venditori di magliette propagandistiche”, seduto in cattedra, controllava uno ad uno i genitori che firmavano il foglio di protesta contro la riforma Moratti, foglio che era “obbligatorio” firmare se veniva firmata la pagella (in spregio alla privacy)
considerato che
ad alcuni genitori che avevano espresso l’intenzione di firmare la pagella (anche per rispetto dei loro figli che per essa avevano faticato e lavorato) è stato detto a chiare parole e spudoratamente di VERGOGNARSI
si chiede
di relazionare all’interrogante per iscritto sui responsabili (diretti ed indiretti) di tale episodio, eventualmente istruendo una indagine conoscitiva usando ogni mezzo a disposizione dell’Amministrazione Comunale, così rendendo giustizia a tutti quei genitori che hanno subito una violenza ai propri diritti poichè:
- hanno il diritto di chiedere a “maestri della disinformazione” di stare fuori dalla scuola (almeno quelle elementari, medie, materne) e di appendere i loro cartelloni ovunque ma non sugli edifici scolastici e
- soprattutto hanno il diritto di chiedere ai “maestri della disinformazione” di tenere fuori i bambini da discussioni politiche che non li competono e a cui non dovrebbero interessarsi
- hanno il diritto di avere le loro idee senza VERGOGNARSI e senza paure di ritorsioni
- hanno il diritto di non protestare, di non scioperare, di non manifestare
- hanno il diritto di chiedere alle forze dell’ordine e all’assessore competente di impegnarsi a non fare entrare le idee politiche nelle scuole dove ci sono minorenni che non possono neppure capirle
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