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Risorse umane e organizzazione

Ogni programma di referato va articolato, ai sensi dell'art. 10 dello Statuto, nei seguenti punti:
1. La situazione in atto
2. Obiettivi per il quinquennio 2000-2005
3. Obiettivi per il 2001
4. Politiche e strumenti

Le linee programmatiche che scaturiscono dalla lettura degli obiettivi previsti nell'introduzione di questo documento danno origine e promuovono tutta una serie di progetti e programmi attuativi, anche riferiti alla riorganizzazione del Comune, nelle seguenti aree:

· consentire lo sviluppo delle Municipalità quali organismi di gestione dei servizi;
· consentire un agevole e snello percorso per l'insediamento di attività produttive tramite lo "sportello unico";
· sfruttare al massimo le opportunità di finanziamento e dialogo con gli organismi della comunità europea;
· organizzare la struttura amministrativa "per processi", con creazione di Direzioni centrali di Area e Direzioni di Progetto per l'attuazione dei progetti intersettoriali, e l'accentramento dei servizi trasversali funzionali ai processi e ai progetti in poche unità di corporate center;
· sviluppare una attività di programmazione e pianificazione unitaria e coordinata per tutte le attività del Comune e di interesse comunale;
· unificare le gestioni caratterizzate da omogeneità per realizzare sinergie e maggiore efficienza;
· riorganizzazione i sistemi di programmazione e controllo.

Indubbiamente nel programma presentato c'è una forte ricerca di rinnovamento che coinvolge la struttura comunale ed in particolar modo la dirigenza, responsabile della gestione e dell'attuazione degli obbiettivi assegnati; collegialmente vengono assegnate deleghe assessorili per programma, affidate deleghe consiliari per specifiche materie, e ci si proietta, nel breve periodo, per creare i presupposti organizzativi e politici per la determinazione delle municipalità, sperimentandone due, Lido e Marghera, creando così i capisaldi amministrativi di riferimento.
In questo contesto molto complesso e articolato dal punto di vista della definizione e distinzione di uffici e di servizi, l'organizzazione, nella definizione delle funzioni a ciascuno assegnate, per ottenere risultati concreti, necessita una forte spinta "politica" e una strategia innovativa appunto, sulle tematiche dell'organizzazione dei servizi, dell'assetto organizzativo delle strutture, di una valida e moderna formazione, nella definizione di un valido sistema informativo, di una programmazione nell'utilizzo dei beni strumentali e delle risorse umane, insomma di un disegno organizzativo chiaro, concreto e determinato.

La nuova amministrazione, ben sapendo che l'organizzazione è necessaria e indispensabile per la realizzazione dei programmi e al raggiungimento degli impegni presi con il programma del Sindaco, ha progettato un più incisivo strumento di organizzazione che, ancor più della precedente dotazione organica, accorpa uffici e servizi per funzioni omogenee e "processi", con creazione di Direzioni Centrali di area e Direzioni di progetto per l'attuazione di progetti intersettoriali, l'accentramento dei servizi trasversali funzionali ai processi e ai progetti, la creazione di un sistema di controlli efficace ed efficiente a vari livelli e la creazione di un sistema di comitati per garantire, stimolare e coordinare le attività collegiali.
Il nuovo strumento di organizzazione tende perciò a sviluppare la propria azione mirando agli obiettivi e progetti, trasversali, in parte all'organizzazione per adempimenti, creando i presupposti per soppiantare il più possibile quest'ultima.

Appare in modo evidente che il progetto di organizzazione approvato dalla Giunta Comunale, traccia e determina linee e assetti ben precisi e per quanto attiene l'organizzazione diventa piano altamente strategico per le economie di scala che ne derivano, sicuramente obiettivo da centrare e cogliere in un "progetto" generale che ha l'obiettivo di esaltare la centralità del "dipendente" nel contesto e nella fase del cambiamento, per dare finalmente a uffici e servizi un ordinamento, una distinzione e una organizzazione del lavoro più rispondente alla nuova legislazione che regola l'Ente Locale, ma soprattutto mirata per dare risposte pronte alle istanze e ai bisogni della collettività.
L'evoluzione normativa, sia legislativa che contrattuale, punta da anni alla valorizzazione di una delle risorse fondamentali per una azienda erogatrice di servizi quale è il Comune, e cioè la risorsa umana.
Gli aspetti più significativi di tale evoluzione sono la flessibilità nell'utilizzo del personale, la valutazione dei risultati anche individuali e la conseguente responsabilizzazione per il raggiungimento degli obiettivi e l'attenzione alla formazione e informatizzazione degli addetti.
L'organizzazione interna del Comune e le politiche di gestione del personale sono perciò elaborate sulla base di queste premesse, tenendo presente che la prima non è più uno strumento rigido di definizione di strutture, gerarchie e competenze, ma uno strumento flessibile di organizzazione del lavoro, mentre le politiche di gestione danno attuazione agli obiettivi programmatici nel rispetto della separazione tra i ruoli di indirizzo politico e di direzione amministrativa.

Punto di partenza per la realizzazione di questi obiettivi è la modifica all'assetto organizzativo del Comune di Venezia e la revisione del regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi.
La riorganizzazione in corso è un punto di partenza e non di arrivo, stante l'esigenza di costante miglioramento della funzionalità della sua articolazione.
La revisione della macrostruttura istituisce, tra le altre, la Direzione Centrale denominata "Sviluppo organizzativo, sistemi informatici e logistica". Tale struttura è stata creata per porre le premesse di una revisione organizzativa articolata e con un maggior raggio d'azione, che coinvolga non solo le funzioni tradizionali di gestione della risorsa umana, ma anche e soprattutto gli aspetti di crescita di efficienza; pertanto in quest'unico centro direzionale sono accentrate le politiche di sviluppo e aggiornamento informatico, per passare da una amministrazione "cartacea" ad una amministrazione "digitale", la logistica, intesa come coordinamento nell'utilizzo degli spazi per una gestione idonea a soddisfare le necessità degli uffici e le esigenze della cittadinanza, e la programmazione della gestione del personale, con particolare attenzione alla formazione, continua e capillare, per garantire una amministrazione all'altezza del ruolo che si propone di avere.

Le ragioni dello "stare insieme", ricercate nel programma politico, si concretizzano in un incremento di efficienza nella gestione dei servizi per una pronta risposta ai bisogni sociali nonché nel riconoscimento della autonomia e delle peculiarità locali al di là del mero decentramento amministrativo. La realizzazione di tali obiettivi necessita in maniera decisiva il coinvolgimento convinto della risorsa umana da attuare con l'assegnazione di adeguate risorse, la formazione a tutti i livelli, la revisione organizzativa, l'informatizzazione.

Sarà necessario, in particolare:
· garantire la necessaria dotazione tecnico-professionale umana al complesso dei servizi sociali ed al servizio dei nidi e della scuola dell'infanzia;
· dare risposta al bisogno di sicurezza ed alle esigenze di sorveglianza del territorio, anche con riferimento al moto ondoso, potenziando la vigilanza urbana;
· realizzare i piani di formazione professionale in modo capillare ed anche mirato a specifiche aree di intervento;
· sviluppare la cultura informatica per passare dal documento cartaceo a quello informatico, progettando validi sistemi di "status avanzamento pratiche" per garantire un tempestivo ed efficiente flusso di dati per la comunicazione fra gli uffici e la trasparenza verso i cittadini.

Infine le nuove opportunità di flessibilità nell'utilizzo della risorsa umana e di attuazione del criterio meritocratico, previste dalla recente contrattazione collettiva nazionale e decentrata integrativa, consentiranno la valorizzazione, lo stimolo e la responsabilizzazione del personale più coinvolto e determinante per la realizzazione degli obiettivi assegnati.
In particolare la flessibilità nelle mansioni e lo strumento dell'incarico individuale, sono la strada prescelta per la crescita professionale, cui correlare adeguati incentivi economici per le funzioni effettivamente svolte ed il raggiungimento dei risultati.
In questo quadro assume rilevanza preminente la funzione della dirigenza, per il tramite della quale si attua il passaggio dalla cultura dell'adempimento alla cultura del risultato, attraverso la definizione degli obiettivi, la valutazione delle posizioni, l'analisi organizzativa, l'orientamento al risultato, la ricerca della qualità ed il perseguimento dell'efficienza, efficacia ed economicità dell'azione amministrativa.

Vanno a questo scopo stimolate le attività collegiali mediante la creazione di un sistema di comitati, e vanno poste le premesse e gli strumenti per la realizzazione di processi trasversali (process management) idonei a snellire, semplificare ed accelerare l'attività amministrativa.
La valutazione dei risultati assume massimo rilievo con riferimento alla funzione dirigenziale; vanno pertanto approfonditi e sviluppati sistemi di valutazione individuale oggettivi e predefiniti, accompagnati ad un sistema di controlli efficace e ad una formazione professionale continua.

L'Amministrazione Comunale persegue già da alcuni atti l'obiettivo di trasformarsi da grosso organismo burocratico-amministrativo organizzato per lo più per adempimenti, in una struttura complessa articolata in un "sistema comunale", costituito da aziende, società e istituzioni, tutte caratterizzate da forte autonomia nell'ambito di indirizzi comuni. Il processo è destinato a proseguire e completarsi per ridurre le funzioni meramente operative a favore delle funzioni di programmazione e di controllo, al fine di una più pronta risposta alle istanze dei cittadini.
L'evoluzione e la trasformazione del lavoro, che rappresenta l'attuazione dei principi e progetti sinora descritti, richiede l'adesione convinta e consapevole dei lavoratori e soprattutto il coinvolgimento delle parti sociali; ciò avviene tramite un confronto continuo nel rispetto delle reciproche prerogative.

Il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, infatti, consente la reciproca comprensione e condivisione degli obiettivi, nonché l'individuazione delle strade percorribili per l'attuazione concreta ed efficace della normativa contrattuale. Dovranno essere attivati tutti gli strumenti previsti dal Contratto Decentrato Integrativo sottoscritto il 15.2.2000, apportate importanti modifiche ai regolamenti per consentire tutta una serie di applicazioni contrattuali aventi decorrenza 01.01.2001; saranno inoltre oggetto di confronto nei prossimi mesi le code contrattuali relative al "Contratto successivo collettivo nazionale di lavoro del comparto Regioni - Autonomie Locali 1998 - 2001" oltre ai contratti collettivi nazionali per il biennio economico 2000 - 2001 in corso di elaborazione, sia per l'area dirigenziale che per quella non dirigenziale.

Assessore Emilio Crippa




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