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Mobilità e Viabilità

Ogni programma di referato va articolato, ai sensi dell'art. 10 dello Statuto, nei seguenti punti:
1. La situazione in atto
2. Obiettivi per il quinquennio 2000-2005
3. Obiettivi per il 2001
4. Politiche e strumenti

Una delle condizioni necessarie che garantiscono la crescita economica della nostra città è sicuramente l'attuazione di politiche della mobilità in grado di rispondere alle esigenze poste da un sistema urbano caratterizzato da flussi estremamente consistenti interni al sistema urbano stesso, di spostamento esterno/interno e di attraversamento.

La complessità del quadro relativo alla mobilità che interessa la nostra Città è sicuramente aumentata dalla presenza di due nodi fondamentali di comunicazione del Nordest con il resto del mondo: il Porto di Venezia e l'Aeroporto Marco Polo di Tessera, che costituiscono sicuramente due elementi di eccezionale competitività per tutto il sistema regionale (e non, quindi, solo per Venezia e Mestre) ma che, nel contempo, esprimono una notevole ricaduta sul sistema della mobilità, questa volta sì, di Mestre.

Sempre dal punto di vista della domanda di mobilità espressa dal sistema economico occorre considerare elementi noti ma che vanno comunque richiamati, ovvero la distribuzione che sul territorio ha assunto il sistema delle imprese (non più concentrato, come un tempo, sul polo industriale di Porto Marghera).

Il recente Accordo di Programma per Porto Marghera e gli interventi di bonifica sulle vaste aree della zona industriale permetteranno il recupero di spazi da destinarsi alla localizzazione di nuove attività produttive e, soprattutto in relazione al Porto di Venezia, legate alla logistica. Conseguentemente questo processo assolutamente positivo per l'economia veneziana, comporterà un ulteriore aumento della domanda di mobilità alla quale l'Amministrazione comunale deve essere in grado di far fronte.

Non da ultimo va considerato l'impatto enorme in termini di traffico che la tangenziale di Mestre registra: una tangenziale che costituisce, al momento, un asse essenziale per tutto il sistema economico del Nordest e per le comunicazioni tra il Centro-Sud Italia e le regioni del Nordest con l'Europa dell'Est.

Una adeguata politica della mobilità richiede di partire dagli elementi velocemente richiamati; deve però, nel contempo realizzare la propria azione in un quadro che consideri almeno tre variabili essenziali:
· la richiamata domanda di mobilità espressa dal sistema economico locale e non;
· il diritto dei cittadini a vivere la propria città;
· la necessità di aumentare sempre più il livello di tutela e di difesa dell'ambiente e della salute.

Il Comune di Venezia si pone l'obiettivo di sviluppare e realizzare una politica di integrazione fisica ed organizzativa del trasporto delle persone e delle merci che coinvolga:
· la mobilità interna;
· la mobilità generale di scambi con l'esterno;
· la mobilità di attraversamento.

E' in questo contesto che verrà realizzato e predisposto il Piano dei Trasporti della Città e il Piano Urbano Mobilità.
La programmazione che emergerà dalla redazione dei piani (e la conseguente loro attuazione) deve muoversi nella direzione di una forte valorizzazione del trasporto pubblico che dovrà caratterizzarsi per l'integrazione delle diverse modalità di trasporto: rotaia, SFMR, linee tranviarie di superficie, servizio su gomma e trasporto acqueo.
Questo sistema consente di diminuire la quota di traffico privato riducendone fortemente l'impatto sulla vivibilità della città, a tutto vantaggio dei cittadini dal punto di vista della salute, della salvaguardia dell'ambiente e del costo del trasporto.

Un ulteriore elemento di ricchezza del nostro sistema urbano è inoltre costituito dalla presenza oltre che dell'elemento terrestre, anche di quello acqueo: occorre conseguentemente attuare una politica capace di distinguere le specifiche esigenze ma anche di realizzare le giuste sinergie tra trasporto terrestre ed acqueo, trasformando così quello che in passato è stato considerato un punto di debolezza in un punto di forza.

Venendo agli interventi specifici, vanno richiamate le seguenti priorità che riguardano Venezia e le isole:
· la progressiva verifica e l'aggiornamento del Piano di riordino del Traffico Acqueo per adottare il Piano della Navigazione Urbana, a norma dell'art. 17 del Regolamento Provinciale per il coordinamento della navigazione locale nella laguna veneta;
· l'avvio del confronto con gli Enti preposti (Magistrato alle Acque, Capitaneria di Porto e Autorità Portuale), con chi vive a lavora (associazioni ambientaliste, remiere, Consigli di Quartiere, associazioni e categorie economiche) per la verifica della fattibilità della proposta di riorganizzazione e il controllo del traffico acqueo presentata alla fine del 1999 e l'analisi puntuale dell'ordine del giorno votato dal Consiglio Comunale il 18 settembre 2000, relativo al problema del moto ondoso causato dal traffico acqueo motorizzato. E' in questo quadro che va alleggerita la pressione del traffico acqueo sul Canal Grande;
· la separazione dei flussi turistici dalle esigenze di mobilità dei residenti;
· la creazione di nuove aree esterne di sosta per imbarcazioni e completamento di quelle già in corso di realizzazione;
· il completamento del sistema rive, il riordino degli spazi acquei nei rii e canali e l'aggiornamento del regolamento spazi acquei;
· il nuovo sistema di segnaletica per la circolazione nei rii e canali;
· la rilevazione periodica e costante del traffico acqueo;
· la razionalizzazione del trasporto merci e la realizzazione del punto di interscambio merci.

Assolutamente essenziale si presenta un'energica azione politica e giuridica per risolvere e superare la divisione delle diverse competenze in ambito lagunare anche al fine di garantire maggior controllo e sicurezza della navigazione.

Due altre priorità sono costituite da:
· il PUT del Lido già redatto ma che va verificato attraverso un'ulteriore fase di confronto con la futura Municipalità;
· riordino della viabilità di Pellestrina.

In particolare, per la Terraferma si segnalano le seguenti priorità:
· la soluzione prima, ai problemi del traffico urbano passa attraverso un cambiamento culturale: occorre modificare l'attitudine all'uso indifferenziato dell'auto. Deve essere sempre più chiaro che la mobilità interna non è più assicurata in via esclusiva da questo mezzo di trasporto e, nel contempo, l'Amministrazione Comunale deve impegnarsi per la realizzazione di condizioni che permettano il richiamato cambiamento culturale e che ne facciano intravedere e verificare i vantaggi in termini di salvaguardia della salute e dell'ambiente, di risparmio di tempo e di denaro, di vivibilità della Città.

A questo si ispira il PGTU (approvato dalla precedente Giunta Comunale) che si propone di limitare l'uso delle auto, estendere le zone pedonali e a traffico limitato, realizzare piste ciclabili e parcheggi interni ed esterni alla città, migliorare l'efficienza del trasporto pubblico, favorire l'uso di veicoli elettrici e/o a basso impatto ambientale.

L'esame delle 59 osservazioni presentate a seguito della sua pubblicazione consentirà la sua approvazione definitiva e l'avvio dei piani particolareggiati;
· la redazione del piano delle piste ciclabili per organizzare una corretta e funzionale programmazione progettuale e attuativa, anche attraverso la creazione di un Bike Office;
· la realizzazione del sistema di Car Sharing anche in terraferma affinché, esperienze di uso collettivo di autovettura in forma di multiproprietà, già sviluppata in altri paesi europei, contribuiscano a diversificare il Trasporto Pubblico Locale;
· il completamento della centralizzazione di regolazione automatica dei semafori per la fluidificazione del traffico, in grado di modificare le fasi al variare dell'intensità dello stesso, assicurando anche la priorità nell'attraversamento delle intersezioni ai mezzi pubblici;
· l'accelerazione dell'iter di realizzazione dei parcheggi e la redazione del Piano della sosta;
· l'estensione delle zone a pagamento (strisce blu) gestite per conto dell'Amministrazione Comunale da ASM, verificando e differenziando il sistema tariffario e le richieste di ulteriori agevolazioni ai residenti nelle aree a pagamento;
· la soluzione dei nodi Gazzera e Asseggiano per la realizzazione e l'attivazione del SFMR e dei relativi impegni assunti in sede di accordo di programma tra Regione e Comune di Venezia (viabilità alternative e inquinamento acustico). Auspicabile è il collegamento SFMR con stadio e aeroporto;
· l'eliminazione dei passaggi a livello (costo 90 Miliardi): è in fase di stesura l'accordo di programma con FFSS e Regione. Si tratta di definire competenze tecniche e suddivisione degli oneri finanziari;
· la realizzazione della prima e seconda tratta del sistema tranviario già finanziate e che prevedono il collegamento Favaro-Mestre centro-Venezia e Mestre centro-Marghera.

Infine, per quanto concerne la politica degli accessi al sistema urbano (di terraferma e, in particolare, del centro storico) vanno realizzati i terminal di Tessera e di Fusina.

Elemento cruciale resta comunque il nodo costituito dalla tangenziale di Mestre.

La situazione di congestione permanente oltre ad avere pesanti conseguenze sul sistema di mobilità di tutto il Nordest, ha gravi ricadute sulle economie dell'area veneziana ed è fonte di un insopportabile inquinamento ambientale dell'area urbana di Mestre.

La realizzazione della terza corsia sulla tangenziale è una soluzione importante ma limitata e comporta comunque la necessità di un'alternativa nel caso in cui la stessa sia interessata da gravi rallentamenti o blocchi di flusso di traffico. Va quindi redatto un piano generale degli interventi per adeguare l'unica alternativa possibile: l'asse viario SS.11-Ponte di S. Giuliano-Via Martiri della Libertà.

Bisogna tuttavia arrivare al più presto all'eliminazione del traffico di attraversamento in tangenziale sapendo che, qualunque sia la soluzione, vanno realizzate opere di viabilità complementari, tra le quali la strada urbana dei Bivi e interventi nel sistema ferroviario, tesi a diminuire drasticamente la movimentazione di merci su strade.

Con riferimento, comunque, alla soluzione del problema centrale, cioè quello della drastica riduzione del traffico di attraversamento, vanno comparati i progetti preliminari, valutandone, di ciascuno, la fattibilità tecnico-territoriale, l'efficacia trasportistica, il rapporto costi-benifici (ambientali, di sicurezza, di sostenibilità economico-finanziaria e di tempistica della realizzazione).

Del tutto coerenti alle indicazioni sopra riportate sono una serie di opere di adeguamento viario e/o di messa in sicurezza già in fase di esecuzione o progettazione:
· Via Paccagnella e sottopasso Auchan;
· opere di urbanizzazione primaria nell'area Terraglio: prolungamento di Via G. Bella e sottopasso all'altezza dell'incrocio con il Terraglio e la Via Martiri della Libertà, anziché il previsto incrocio a raso;
· Via F.lli Bandiera, Via Righi e Ponte della Libertà: messa in sicurezza;
· Via dell'Elettricità (alternativa Via F.lli Bandiera) e collegamento viabilità Portuale;
· viabilità Parco Tecnologico;
· Ponte sul Canal Salso e collegamento Via Torino e SS.11;
· viabilità dell'Ospedale.

Assessore Michele Mognato

 
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