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Bilancio

Ogni programma di referato va articolato, ai sensi dell'art. 10 dello Statuto, nei seguenti punti:
1. La situazione in atto
2. Obiettivi per il quinquennio 2000-2005
3. Obiettivi per il 2001
4. Politiche e strumenti

L'evoluzione della finanza locale degli ultimi anni è stata caratterizzata da una progressiva sostituzione delle entrate autonome (fiscali ed extra-tributarie) sui trasferimenti statali. Le stesse hanno raggiunto, nel nostro bilancio, un'incidenza pari a 75% delle entrate correnti nel 2000, rispetto alle entrate derivanti dai trasferimenti dallo Stato, che si sono invece ridotti al 25% delle entrate correnti. Tale rapporto nel 1990, circa dieci anni addietro, era pari rispettivamente al 46 e al 54 %.
L'incidenza delle Entrate Tributarie, escluso il Casinò, è passata dal 16,8 del 1990 al 22% nel 2000.
Ciò sta a dimostrare che dal punto di vista della pressione fiscale non vi è stato un aumento consistente (al di là dell'introduzione dell'ICI che, peraltro, è applicata con livelli differenziati); mentre le entrate dalla Casa di Gioco si sono triplicate dal 1990 al 2000 passando da 100 mld circa a oltre 300 mld circa (anche se vanno considerati i costi della società che incidono per il 50%) i tributi sono aumentati solo del 70% nel decennio. Se questo è un elemento che sta a significare un indirizzo politico teso ad evitare un aggravio fiscale a sfavore dei cittadini, é altrettanto evidente che ciò determina limiti e rigidità nel Comune di Venezia.
E' evidente che in tale contesto, il mantenimento degli equilibri di bilancio nel prossimo triennio può essere garantito (senza inasprimenti fiscali) in presenza di ipotesi di sviluppo dei servizi, solo con le seguenti misure:

· Razionalizzazione dei costi dei servizi attuali e miglioramento della qualità;
· Pressione sul Governo per misure di federalismo fiscale (compartecipazione IRPEF sul reddito prodotto nel territorio, sia fisso che variabile);
· Privatizzazioni e collocamento sul mercato di pacchetti azionari delle società partecipate al fine di recuperare risorse da destinare agli investimenti o a riduzione del debito;
· Vendita del patrimonio immobiliare non strategico;
· Misure di ristrutturazione del debito.

La crescita delle risorse nei prossimi anni è ragionevolmente e prudenzialmente concentrato quasi totalmente sulla Casa da Gioco, con la quale va rinegoziata la convenzione in atto. Tuttavia, tale crescita non è sufficiente a finanziare lo sviluppo dei servizi e degli investimenti nei prossimi anni; il bilancio di previsione 2001 é l'esempio palese di tale problema. Va detto, che i servizi a domanda individuale, che rientrano in tale politica, sono coperti per 52% del loro costo complessivo e quindi, un intervento in tal senso non apporterebbe, comunque, aumenti rilevanti di risorse. Va invece approfondito il rapporto con le società e aziende del comune (peraltro già in essere) al fine di un apporto in termini di utili e dividendi, oltre alle ipotesi di cessione di pacchetti azionari così come già previsto negli statuti.

FONTI DI FINANZIAMENTO D'ESERCIZIO CORRENTE 2001-2003

L'andamento crescente delle entrate è quasi esclusivamente caratterizzato da un aumento dei trasferimenti dalla Casa da Gioco, da una diminuzione delle entrate derivanti da trasferimenti dello Stato e da un aumento molto contenuto delle entrate extra-tributarie pari al tasso di inflazione programmato.

ENTRATE TRIBUTARIE

Le entrate fiscali pari a Lit. 468 mld (2001) si mantengono stabili considerando che l'ICI, calcolata nella misura minima (per la prima casa) è pari a Lit. 123 mld e inoltre per gli anni 1999-2000-2001 non è stata applicata l'addizionale IRPEF che comporterebbe un introito di Lit. 16/14 mld circa, pari allo 0,2°/00 del reddito imponibile accertato nel 1999.
Le altre imposte e tasse comunali cioè:
· addizionale ENEL Lit. 5 mld;
· scarichi reflui (legge 206) Lit. 6,7 mld;
· diritti sulle pubbliche affissioni Lit. 900 mln;
rimangono ferme ai valori evidenziati.
Le entrate generate dalla Casa da Gioco sono state stimate prudenzialmente nel triennio 2001/03 in Lit. 330 - 340 - 350 mld. Questa entrata è iscritta tra quelle tributarie (tributi speciali, Legge n. 488/86) trattandosi di entrate di natura pubblicistica.

Tale provente è iscritto al lordo in quanto, nell'attuale convenzione tra il Comune e la Società che gestisce la Casa da Gioco, è previsto che la Società riceva dal Comune un aggio per la riscossione e la gestione della stessa. Tale aggio è attualmente fissato nel 50% dei proventi lordi. E' in atto la negoziazione della convenzione per poter giungere ad una struttura della contribuzione non più su base percentuale, bensì su un compenso fisso per la S.p.A., nonché un meccanismo di incentivazione a "Comportamenti virtuosi" per la Casa da Gioco.

TRASFERIMENTI CORRENTI

I trasferimenti dallo Stato sono stati stimati nel triennio pari a Lit. 176 mld, oltre alla diminuzione della quota spettante al Comune di Cavallino - Treporti, e scontano il passaggio delle competenze per il personale ATA dal Comune allo Stato. Nel 2001 e negli anni successivi il fondo risulta incrementato rispetto al 2000 a seguito della abolizione (D.lgs. 56/00) della compartecipazione IRAP regionale, ma il confronto tra dati omogenei evidenzia una riduzione dei contributi.
Infatti il contributo ordinario con il contributo perequativo si presumono invariati nel triennio. Dovrebbe ridursi il contributo per gli investimenti che é legato ai mutui che cesseranno l'ammortamento in quanto ogni anno diminuisce a seguito di tale evento e pertanto è destinato all'esaurimento.
Per quanto riguarda altri finanziamenti statali (contributi per gli uffici giudiziari) sono legati alla copertura delle spese e non coprono il 100% delle stesse.
Per quanto riguarda i trasferimenti dalla Regione questi comprendono un importo di Lit. 88,9 mld. finalizzato al ripiano del disavanzo della azienda di trasporto, che non sono stati accertati nel '99 e quindi nel complesso contribuiscono ad evidenziare un incremento del titolo II, pur se, all'interno di tale comparto, i contributi dallo Stato diminuiscono per i motivi suddetti.
I contributi provenienti da altri enti sono formati da finanziamenti dell'Unione Europea per progetti specifici e da finanziamenti da parte della Provincia per attività del settore comunicazione e partecipazione, ed infine da un finanziamento da parte dell'ATER per il fondo sociale previsto dalla L. R. 10 art 21.

ENTRATE EXTRA-TRIBUTARIE

I proventi dai servizi pubblici derivano in gran parte da servizi a domanda individuale che per il Comune di Venezia sono:
· Mense scolastiche
· Bagni pubblici
· Trasporti Scolastici
· Asili nido
· Civici Musei veneziani
· Teatri - Spettacoli
· Impianti sportivi
· Colonie e soggiorni stagionali
e coprono il 52% dei costi complessivi dei relativi servizi.

I proventi dei beni comunali comprendono le seguenti categorie:
· Proventi di beni
· Interessi su anticipazioni crediti
· Utili netti e dividendi di società
· Proventi diversi
Tra le entrate correnti vanno ricompresi gli oneri di urbanizzazione che sono destinati per legge al finanziamento delle manutenzioni ordinarie e ammontano per il triennio a Lit. 13,48 mld (2001).

  Entrate correnti Spese correnti+ quota prestiti Fabbisogno ulteriore
2001 859,2 mld 915,2 mld 56 mld
2002 870 mld 928 mld 58 mld
2003 881 mld 940 mld 59 mld

Come si evince da tali prospetti il fabbisogno ulteriore di 56 miliardi va riportato nei limiti di equilibrio o con tagli o con maggiori risorse da definire. Senza interventi tale andamento condizionerà lo sviluppo dei servizi nel prossimo triennio. Particolarmente va sottolineato come l'Amministrazione Comunale debba impegnare risorse straordinarie attorno allo sviluppo delle Politiche scolastiche. E' chiaro che se nel 2001 gli investimenti per le politiche scolastiche sia di parte corrente che in conto capitale (nuove strutture) assumeranno carattere di eccezionalità; i nuovi servizi determineranno sicuramente nel 2002 incrementi in conto esercizio per il mantenimento dei servizi stessi; i nuovi servizi non potranno essere mantenuti che con una politica di maggiori entrate.


INVESTIMENTI NEL TRIENNIO CON ONERI A CARICO DEL BILANCIO E
IMPATTO ONERI FINANZIARI

  2001 2002 2003
Mutui 50 mld 60 mld 75 mld
Oneri finanziari 72 mld 79 mld 78 mld

INVESTIMENTI

Il livello degli investimenti del prossimo triennio è condizionato sia dagli oneri finanziari esistenti sia dalla crescita delle risorse che dagli oneri relativi ai mutui che si stipuleranno entro il 2000 stimati in Lit. 45 mld circa e che incidono sul bilancio 2001. Nel triennio (2001-2003) si potrebbero contrarre mutui per complessive Lit. 185 mld, pur rimanendo all'interno del rapporto debito/PIL di cui al Patto di Stabilità, in quanto come previsto nel Decreto dell'agosto 2000, nel rapporto non vanno conteggiati i debiti con la Cassa Depositi e Prestiti. In sostanza i mutui con la Cassa non incidono sul rapporto Debito/PIL. Tali investimenti comporterebbero un onere aggiuntivo pari a 17 miliardi di cui 11 assorbiti per mutui in estinzione (8 mld nel 2002 e 3 mld nel 2003). Gli stessi oneri con tali ipotesi di investimenti, si manterranno nell'ambito del 10% delle spese correnti. Va considerato che potranno destinarsi alla riduzione degli oneri anche i 18 mld di vendita delle aree PEEP che comporteranno una riduzione di ulteriori 5 mld. Sono altresì allo studio ipotesi di riduzione degli oneri attraverso operazioni SWAP con alcuni istituti di credito. Ulteriori investimenti, oltre tale limiti, appesantirebbero gli equilibri economici del bilancio e quindi è consigliabile acquisire risorse di natura straordinaria da destinare agli ulteriori investimenti attraverso l'alienazione del Patrimonio mobiliare ed immobiliare.
Assai più critica, rispetto le aspettative, appare nei prossimi anni la parte investimenti legata alla Legge Speciale. Interventi qualificanti dati per acquisiti andranno riconsiderati alla luce dei tagli determinanti dal Governo. Va ricordato che tali investimenti ammontano a circa 909 mld nel triennio.


CONSIDERAZIONI FINALI

I vincoli allo sviluppo delle risorse nei prossimi anni sono i seguenti:
· La politica fiscale,
· Le entrate della Casa da Gioco,
· La Legge Speciale,
· Gli oneri di urbanizzazione,
· Patto di stabilità,
· Crescita dei costi dei servizi attuali.

POLITICA FISCALE

Nei prossimi tre anni il carico fiscale rimanendo con le attuali aliquote non comporterà maggiori introiti.

ENTRATE CASA DA GIOCO

L'aumento considerato nel triennio (2001-2003) è di 10 mld circa annui. Tale previsione prudenziale deriva dall'andamento degli incassi e dei costi di gestione della società.

Entrate previste nel 2001 lire 330 miliardi. Vale tuttavia quanto più volte affermato circa il fatto che non si possono prevedere incrementi di servizi legati ad entrate aleatorie come quelle del Casinò.

ONERI DI URBANIZZAZIONE

Attualmente gli oneri di urbanizzazione finanziano la spesa di manutenzione per lire 13 miliardi circa.

ALIENAZIONI MOBILIARI

· Partecipazioni azionarie in società (non maggioritaria) che hanno una certa consistenza
SAVE
Autostrada VE-PD
Autostrada BS-PD

· Partecipazioni azionarie in società (maggioritaria)
Casa da Gioco S.p.A:
AMAV S.p.A.
ASPIV S.p.A..
ASM S.p.A.
AMES S.p.A.

Su tali società si può concentrare l'ipotesi di dismissione (parziale per le maggioritarie) e collocare sul mercato quote di pacchetti azionari tali da recuperare cifre intorno ai 100 mld per poterle utilizzare o per interventi diretti o per l'abbattimento del debito residuo e quindi incidere sulla struttura finanziaria del bilancio. Naturalmente vanno valutate le strategie politiche dell'amministrazione rispetto ai pacchetti di controllo e alla partecipazione ai pacchetti di controllo. Se la SAVE ad es. va in borsa e se si cede il 10% sul 17% attuale si stima che si incasseranno circa 70 mld. Le azioni delle Autostrada BS-PD - se cedute - ci potrebbero far incassare circa 22 mld. Per la VE-PD e le Autovie Venete non pare conveniente la cessione anche dal punto di vista economico e di strategia.

Il Vice Sindaco Michele Vianello


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